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140 espositori in 2400 metri quadrati per il più grande raduno italiano di collezionisti e “crate digger” in cerca di occasioni, rarità ed edizioni speciali. Lasciate ogni speranza voi che entrate…

[di Giuliano Donati – articolo integrale pubblicato su Vinyl n.10 / continua da Novegro Vinile Expo: astenersi perditempo – pt. 1]

La maratona del vinile

Visitare 140 negozi uno in fila all’altro non è uno scherzo. Per tanti motivi.
Il primo è che richiede tempo. Ma non solo. Richiede anche quella che a Milano si chiama “calma e gesso”.
L’errore più comune che puoi commettere alla fiera di Novegro, infatti, è quello di entrare, avvicinarti al primo espositore, sfogliare i dischi e fare man bassa dei primi titoli stupendi che trovi e che cercavi da tanto tempo.

Così facendo, è ovvio, il rischio è quello di arrivare al quinto espositore della fiera, a venti metri dall’ingresso, avendo ormai esaurito il tuo budget di spesa giornaliera.
La vista di tutti gli altri 135 espositori a quel punto potrebbe trasformarsi in una dolorosa frustrazione, quasi un incubo. Molto meglio invece procedere con calma.

Quando trovi un disco che ti piace fai un bel respiro, guardatelo bene davanti e dietro, magari anche dentro, e chiedi informazioni al venditore, riponendo poi la copia nello scaffale per continuare le tue ricerche negli scaffali successivi.
La varietà è tanta e tale che quasi certamente quello stesso titolo sarà in offerta anche altrove, in edizioni e a prezzi migliori o peggiori che soltanto tu potrai valutare in base al tuo gusto e fiuto personale.

Preferisci una copia originale a 50 euro, un po’ rovinata, oppure una ristampa quasi nuova a 20 euro? Preferisci l’edizione italiana degli anni ’80 o l’originale americano del 1969? Stai cercando la versione gatefold o quella con copertina singola? Vuoi quella che ha ancora il poster all’interno o sei disposto a farne a meno pur di risparmiare? La tua priorità è l’ascolto della musica e la qualità dell’incisione oppure la rarità e il valore in sé dell’oggetto?

Da dove si comincia

La risposta a questa domanda la devi trovare da solo. E di solito è più difficile da trovare di un disco raro.
Perché la fiera di Novegro si limita a mettere tutti insieme, uno accanto all’altro, a volte senza nemmeno una separazione ben precisa, 140 espositori, democraticamente e senza avvantaggiare nessuno, ognuno con le sue casse e le sue migliaia di vinili organizzati secondo il suo criterio, alfabetico, per genere, per sesso, per anno….

Il marketing e la comunicazione, se così si possono chiamare, sono lasciati ai singoli, che spesso sono poco più che negozianti o semplicemente collezionisti diventati uomini d’affari nel corso degli anni.
Il risultato è caotico, coloratissimo, folkloristico, paesano anche, sicuramente stimolante e ovviamente faticoso da affrontare se sei abituato ai negozi normali.

«Qui non arrivano gli ordini» direbbe Vasco Rossi: qui non ci sono gerarchie, aggiungiamo noi, tanto che non ci sono nemmeno differenze tra chi compera e chi vende, perché spesso il collezionista che ha il suo “negozio” in uno dei corridoi della fiera passa anche lui metà della sua giornata a girare tra gli scaffali dei colleghi in cerca di occasioni.
Le trattative e le compravendite in corso sono continue e in tutte le direzioni. Contano quindi solo il fiuto e l’esperienza: tutto comincia da queste due doti. Oltre che dalla voglia di cercare.

Come si trova quindi un disco? Guardando i cartelli e le indicazioni quasi tutte fatte a mano, dei venditori stessi, disposte in ogni modo e in ogni punto sulle casse, sopra i tavoli, negli scaffali o appese al soffitto.
Oppure chiedendo e parlando con i venditori, che ovviamente ti consigliano ma possono anche abbagliarti, o forse ammaliarti, con descrizioni pittoresche di quelle che in un qualsiasi altro negozio sarebbero semplici ristampe e che qui diventano edizioni speciali e più o meno uniche.

Chi sono i venditori

Se questo apparente caos ti spaventa, allora non sei un vero “crate digger” e forse il vinile usato e d’occasione non è il tesoro che stai cercando.
Se invece ti eccita, come succede a noi, benvenuto in paradiso. Resta però il problema dell’affidabilità.

Come ci dobbiamo comportare di fronte ai consigli e alle dichiarazioni di fede dei venditori?
Con il dubbio e con il buon senso, come sempre, ma fino a un certo punto: il nostro consiglio in questi casi è di tenere il cellulare connesso a portata di mano e di verificare le informazioni che ricevi, oltre a chiedere i dati del venditore, per verificare la sua “fama”.
Con una reputazione da difendere sarà poco propenso a vendere un  falso o a “fregare” un cliente che potrebbe rovinargli la carriera.

L’altro consiglio è quello di concentrarsi su acquisti programmati, quindi di titoli che già si conoscono, dei quali si sa riconoscere una ristampa da un originale. Terzo consiglio: non tarpare le ali all’acquisto d’impulso e al fiuto.
Il rischio spesso vale la candela: Novegro non è solo un posto dove spendere i propri risparmi ma è soprattutto una grande Babele del vinile, dove scoprire e imparare una infinità di cose nuove.
E non c’è modo migliore di imparare che comprando un disco mai visto e mai ascoltato prima.

[foto Facebook Novegro Vinile Expo – continua con la terza parte]