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Vent’anni di musica in una grande raccolta in vinile che racchiude i successi, le versioni demo, i brani strumentali, le interpretazioni piano e voce e sei inediti. Per raccontare il percorso coerente di un cantante che non ha mai smesso di inseguire la musica

[di Silvia Gianatti – articolo pubblicato su Vinyl n.12]

Cesare Cremonini compirà quarant’anni a marzo e da giugno sarà in tour negli stadi più importanti di Italia. Una carriera iniziata nel 1999 con i Lunapop, la scelta di diventare solista tre anni dopo, passando da 1 milione e 600 mila copie vendute della band alla difficoltà di imporsi con la stessa forza da solo.

Eppure non si è mai lasciato condizionare dai numeri, non ha mai ceduto alle logiche del mercato, scegliendo di rimanere coerente con se stesso, con la sua voglia di raccontarsi nell’unico modo che sa fare, con il suo pianoforte e le sue parole. Riuscendo, album dopo album, a diventare una delle più forti voci cantautoriali.

Fino all’exploit di Poetica e Possibili scenari due anni fa. Fino a questa raccolta che ora rivela con orgoglio un viaggio artistico inattaccabile. Cremonini 2C2C the best of (Universal) è la prova in musica di una bella storia da raccontare.

Che cosa rappresenta per te questa raccolta?
Consegno il mio percorso. Ho sempre lavorato in prospettiva, avrei potuto cedere a logiche commerciali, a duetti tentatori, ma ho una fede al dito nei confronti della musica e non l’ho mai tradita.

Tante alternative takes e demo. Hai scelto di mostrarti?
Ho scelto le rarità, ho aperto le porte del mio studio, per far vedere come ho sempre lavorato. Mostro il mio mondo, il mio modo di pensare.

Come mai ora?
È un momento importante dal punto di vista anagrafico che coincide con un momento importante della mia carriera. Non mi sono mai accontentato dell’idea di essere solo un cantante, ma prima di tutto una persona. Queste canzoni raccontano la mia storia.

[continua con la seconda parte domenica 15]