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Ha fondato la Creation Records, lavorato con My Bloody Valentine, Ride e Primal Scream, scoperto gli Oasis e si è anche “preso cura” dei Libertines. Il leggendario Alan McGee racconta i dodici album fondamentali della sua lunga carriera.

di Ben Wardle
articolo integrale pubblicato su Vinyl n.7 (marzo 2019)

[Continua da Alan McGee, una vita scolpita nel vinile – pt. 2]

SUPER FURRY ANIMALS, Fuzzy Logic
Creation, maggio 1996

«È stato Mark Bowen, il nostro A&R, a metterli sotto contratto. Ci aveva visto giusto. Li ha sempre tenuti d’occhio e non ha mai mollato. Una sera ho un appuntamentino con una tizia e invece mi tocca mandare tutto all’aria per andare al Camden Falcon con Mark, perché loro quella sera suonano. Ci vado e prima mi tocca ascoltare i Powder, la band di Pearl Lowe, finché arrivano loro. Avevano delle belle canzoni. Finito il concerto, Mark mi porta nel backstage e li troviamo tutti seduti con uno spinello in bocca. Abbiamo fatto una demo di Something 4 the Weekend, mi ricordava le canzoni dei Blur, e quello è bastato a convincerci a offrirgli un contratto. Abbiamo fatto bene, anche perché nessuno si aspettava che la Creation mettesse sotto contratto un branco di anarchici gallesi dogmatici. Sono stato io a volere che The Man Don’t Give A Fuck diventasse il loro brano simbolo, perché all’inizio era destinata a essere un lato B. Mark e il mio socio Dick Green l’avevano inserita come traccia extra in un 12 pollici. Non la vedevano per quello che è, ma io l’avevo ascoltata e sei settimane prima dell’uscita presi la decisione: “Al diavolo! Il singolo è quello, pubblicatelo!”. È entrata nella top 20 ed è ancora il loro maggior successo».

Il mio brano preferito: Something 4 the Weekend 

THE HIVES, Your New Favourite Band
Poptones, ottobre 2001

«Nel 1999, dopo la chiusura della Creation, ho fondato la Poptones, con cui ho pubblicato della bella roba, come The Hives, The BellRays, Cosmic Rough Riders. Peccato che nessuno se ne voglia ricordare! Avevo visto gli Hives alla televisione tedesca, mentre ero in giro per promozionare la nuova etichetta. Prendemmo la licenza dei loro primi due album e scegliemmo le canzoni migliori per Your New Favourite Band. Avevamo già fatto così con i Cosmic Rough Riders, con i quali avevamo venduto 100.000 copie. Gli Hives hanno fatto anche meglio».

Il mio brano preferito: Supply And Demand.

THE LIBERTINES, The Libertines
Rough Trade, agosto 2004

«La responsabile della Rough Trade si era licenziata nel 2003 (non si poteva darle torto), e James Endeacott, l’A&R dell’etichetta, aveva deciso che io fossi l’unico che potesse ricucire la relazione tra Pete Doherty e Carl Barât (Pete aveva svaligiato la casa di Carl…). Così vado a trovare Pete a casa di sua sorella a Catford. Andiamo al pub e mi dice: “Qual è la tua band preferita?”. “I Beatles”, rispondo io. “Metti su cinque dischi”. Io metto su Hello, Goodbye, i soliti insomma. Quindi, chiedo a lui chi è la sua band preferita e lui risponde: “Chas & Dave”, e mette su cinque dei loro dischi. Era in libertà condizionata e aveva già bucato tre controlli, così gli ho detto: “Finirai dentro”. E lui rispose: “No, non accadrà”. Me ne sono andato pensando che fosse un tipo simpatico, ma tutto lì, non ci ho pensato più di tanto. Poi è finito in galera. Sono andato in America per un paio di mesi e mentre sono a New York ricevo una telefonata da Endeacott, che mi dice: “È uscito! Facciamo una rentrée!”. Ero assolutamente indignato… Telefonarmi per cercare di convincermi a tornare indietro! Una settimana dopo o giù di lì, in effetti, ero tornato a casa e avevo accettato l’incarico. La band era già di culto, ma noi l’abbiamo resa ancor più popolare. Non abbiamo lavorato sui dischi, però, ma sui concerti. Tre date al Forum, esaurite. Il giorno dopo, tre date a Brixton, esaurite pure quelle. Era nell’aprile del 2004. Solo allora facemmo uscire Can’t Stand Me Now. Fu un trionfo. Abbiamo venduto un milione di copie. Durante la realizzazione del disco, dovetti comportarmi come il manager di una casa discografica. Pete non voleva darci le canzoni migliori, credo che avesse già in mente i Babyshambles, ma riuscimmo ad avere The Man Who Would Be King, Music When The Lights Go Out e Can’t Stand Me Now. L’unica che non siamo riusciti ad avere per l’album è stata Hooligans On E. Durante le registrazioni c’era un viavai di eroina continuo, ma la Rough Trade si lamentava solo del fatto che la band ordinasse troppo cibo! In effetti durante il missaggio del disco agli Island Studios i ragazzi ordinavano 200 sterline di cibo al giorno, e l’etichetta continuava a lamentarsi perché voleva uno sconto. Di tutto quel crack ed eroina che si facevano nei bagni, invece, non si è lamentato nessuno!».

Il mio brano preferito: Can’t Stand Me Now

BLACK GRAPE, Pop Voodoo
Universal, luglio 2017

«Credo davvero che Shaun sia il miglior autore di testi del Regno Unito degli ultimi 25 anni. È un vero poeta. Tony Wilson aveva ragione, è un genio misconosciuto, come Mark E. Smith dei Fall. Anche Johnny Chandler della Universal è geniale e ci ha offerto un accordo per i Black Grape così, all’improvviso. Ho spedito Shaun in Spagna insieme a Youth, il produttore, e dopo dieci giorni sono tornati con dieci canzoni. Sinceramente, non ero sicuro che potessimo entrare nella top 40. Con Shaun ero stato incoraggiante, ma in realtà ero preoccupato. Arriva una telefonata dalla Universal: “Non ci crederai, ma…”. Ho subito pensato: “Oddio, siamo al numero 72…”, invece eravamo già al numero 1, a metà settimana. Era una classifica settimanale ed eravamo al n. 1 con 4.000 copie. Incredibile».

Il mio brano preferito: Nine Lives

Il futuro e oltre

Mentre la nostra conversazione volge al termine, chiediamo a McGee quali sono i suoi piani per il futuro. «Oggi non è facile aver successo. Non è il lamento di uno che sta invecchiando, è che per una nuova band è davvero difficile emergere. Una volta, per scoprire che cosa stava accadendo sulla scena musicale, ti bastava sfogliare “NME”. Ora invece non c’è niente di simile, il futuro è tutto da inventare. Ma io potrei fondare un’altra etichetta…».

© Long Live Vinyl