Assomusica, l’associazione di organizzatori e produttori italiani di spettacoli musicali dal vivo diffonde i dati sullo stato di salute dei concerti in Italia

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L’Italia è al sesto posto al mondo per la musica dal vivo. Preceduta da Usa, Germania, Inghilterra, Giappone e Francia, quantifica i ricavi del 2017 in circa 721 milioni di dollari americani. Primeggia lo spettacolo rock con 347,9 milioni di euro in vendite di biglietti e altri ricavi.

Il pubblico continua scegliere i biglietti cartacei, nonostante l’e-ticket sia in rapida crescita. Graditi i servizi di “print at home” e mobile, ma l’utente italiano continua a prediligere edicole, bar, banche. Aumenta anche la prenotazione, su oltre il 50% dei biglietti venduti.

In termini di popolarità crescono quindi i DJ set.

Differente invece il modello di tour tra artisti italiani, su una media di 50 date in un anno per i più grandi, e artisti internazionali, spesso presenti con un’unica data nel nostro paese. In un recente convegno a Palazzo reale il Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini e il Presidente di Assomusica Vincenzo Spera hanno discusso su “Il nuovo codice dello spettacolo e l’industria musicale italiana: rinnovamento legislativo e valorizzazione internazionale”. In merito alla nuova legge, il Presidente Spera ha sottolineato che “questo è un momento fondamentale per chi si occupa di musica:  dopo tanti anni abbiamo finalmente i risultati tangibili. L’evoluzione digitale ci sta portando verso la sostituzione del lavoro umano con il lavoro dell’androide, infatti molti settori non avranno bisogno di professionisti. La tecnologia porterà alla perdita del 42% dei posti di lavoro a livello mondiale. Il settore della musica, invece, ha sempre bisogno dell’aspetto umano, perché le macchine non potranno trasmettere le emozioni di un concerto allo stadio, con l’artista, tante persone che lavorano dietro le quinte, e migliaia di spettatori che vengono ad assistere all’evento. L’economia del futuro è nelle nostre mani. Per questo motivo è indispensabile una legge che funzioni in tutta Europa: Assomusica ha già dato il via ai lavori per il progetto ELMA (European Live Music Association). Se noi abbiamo la capacità di alimentare la nostra creatività – ha concluso –avremo futuro e avremo la possibilità di dare e offrire il lavoro. Abbiamo in mano una forza che è la cultura.”