Condividi su

[Di Valentina Giampieri]

«Cara, non so spiegarti… Se penso che potrei non rivederti mai più, ho bisogno di dirti che ti amo davvero. Sul serio. Qualunque cosa accada, non scordarlo mai. Se tornerò staremo insieme per sempre, credimi. Ti amo, tesoro». Letta così, sembra una tipica lettera dal fronte. In realtà è un messaggio vocale ante litteram, in cui le parole si mescolano ai fruscii e suoni di un tempo che fu.

Negli anni ‘40, quando ancora non esistevano il telefonino, Telegram o WhatsApp, qualcuno usava il Voice-O-Graph, una cabina come quelle delle fototessere, per registrare la propria voce direttamente su un disco e spedirla. Bastava entrare, inserire qualche moneta e parlare o cantare per poco più di un minuto.

Invece della foto, usciva un mini 78 giri con tanto di busta, pronto per essere consegnato o mandato per posta. Oltre al messaggio del soldato, sono sopravvissuti auguri natalizi cantati, proposte di nozze, poesie dedicate ai figli e persino le scuse ai genitori di una coppia di neo sposini in fuga: «Siamo in luna di miele, siamo felici e speriamo non siate troppo arrabbiati per quanto abbiamo fatto» (a questo link potete ascoltarne alcuni: https://soundcloud.com/recordbooth).

L’origine di questa mini-sala d’incisione è avvolta nel mistero. E se oggi ne parliamo è grazie a William Bollman, un consulente in brevetti appassionato di “coin-op” (“coin operated machines”, qui da noi macchinette a gettoni) e un po’ anche a Jack White (The White Stripes).

Il perché ce lo spiega il primo. «Faccio tutt’altro mestiere, ma nel tempo libero mi diverto a scovare e rimettere in sesto vecchi flipper e giochi arcade. Quasi vent’anni fa ho barattato con un tizio un gioco di basket degli anni ‘50 per tre suoi oggetti, tra cui un Voice-O-Graph. Quando me l’ha portato, cadeva a pezzi: sopra c’erano almeno sei strati di vernice, era stato trasformato in una cabina telefonica. Ci ho lavorato dieci anni, ho eliminato la pittura in eccesso e sono riuscito a far funzionare il meccanismo».

[Continua con la parte 2 il 18 dicembre]