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Piccolo fuori ma grande dentro. La magia e la forza evocativa del 45 giri vanno ben oltre i suoi poveri 7 pollici, perché, per citare Johnny Marr, il singolo è «di una potenza assoluta, quasi soprannaturale».

Articolo integrale pubblicato su Vinyl n.5 (gennaio 2019)

Per molti il 45 giri (o 7″, per i più precisi) è semplicemente il fratello minore del 33. Tutti sono d’accordo nel dire che i due formati si equivalgono per la qualità del suono, così come entrambi possono avere copertine e personalizzazioni fantastiche. Eppure il long playing è una cosa seria, adatta a opere importanti, mentre il singolo è considerato più frivolo, dalla vita breve. E poi, diciamolo, chi mai si ricorda dove li ha ficcati? Tutto vero.

Ma è altrettanto vero che a volte i difetti possono diventare pregi e che la magia del 45 giri risiede proprio nella sua capacità di gratificare immediatamente l’ascoltatore in maniera rapida e veloce. Perché la scarica di adrenalina che ti arriva dritta e immediata con la chitarra di Chuck Berry in Maybellene o con i primi 29 secondi di New Rose dei Damned un LP non è in grado di dartela.

Nel corso dei suoi ormai settant’anni di vita, il 45 giri ha saputo dare forma alla musica esercitando un’influenza
duratura anche sul futuro, diventando tutt’altro che effimero o irrilevante. Per questo abbiamo curato una selezione tra quelli che meglio hanno saputo assolvere il compito per cui è nato questo formato: portare alla ribalta
nuove idee e aprire al vasto pubblico nuovi territori musicali. È a questi “pionieri”, in ordine di importanza storica, che vogliamo tributare i dovuti onori – ma attenzione: qui ne troverete solo cinque, quelli al top della nostra classifica (con tanto di valutazione presunta, in caso voleste procurarveli)… su Vinyl n.5 (gennaio 2019) potrete invece leggere l’articolo intero, con le schede di ben 25 singoli da leccarsi i baffi!

I magnifici 5

5) NIRVANA, SMELLS LIKE TEEN SPIRIT
(1991), GEFFEN -prezzo stimato: meno di 10 euro
Scontato ma anche inevitabile: perché questo brano ha trasformato il rock alternativo degli anni ’80 nella musica mainstream del decennio successivo. Il rock ha trovato il suo nuovo idolo in Kurt Cobain e in Seattle il nuovo centro pulsante del suo universo. La canzone in sé deve molto ai Pixies e a More Than A Feeling dei Boston.

4) BOB DYLAN, LIKE A ROLLING STONE
(1965), CBS – prezzo stimato: meno di 10 euro
Questo monumentale singolo di Bob Dylan (6 minuti) è stato qualcosa di radicalmente diverso rispetto a tutto ciò che lo aveva preceduto. Il testo espressionista e l’andamento vagamente blues ne hanno fatto un capolavoro artistico agli antipodi rispetto al carattere effimero dei 45 giri pop.

3) ELVIS PRESLEY, THAT’S ALRIGHT
(1954), SUN – prezzo stimato: tra i 20 e i 50 euro
Il primo singolo del Re arriva nei negozi di Memphis il 19 luglio 1954 e da allora niente sarà più come prima. Questa versione hillbilly della canzone di Arthur “Big Boy” Crudup suonava fresca, eccitante, sexy… la musica di cui la gioventù del dopoguerra aveva bisogno. Anche se Elvis all’epoca è solo un ragazzo, quando arriva ai Sun Studios ridefinisce il canone della musica.

2) THE BEATLES, I WANT TO HOLD YOUR HAND
(1964), PARLOPHONE – prezzo stimato: tra i 10 e i 20 euro
Oltre a essere stato il primo 45 giri dei Fab Four a essere registrato su un moderno apparecchio a quattro piste, ha segnato anche un deciso salto di qualità nelle già raffinate capacità di scrittura di Lennon e McCartney.

1) THE BEACH BOYS, GOOD VIBRATIONS
(1966), CAPITOL – prezzo stimato: meno di 10 euro
Registrarla sarà anche costato un occhio nella testa, ma questa solare sinfonia di Brian Wilson ha dato inizio a una nuova ondata di sperimentazione musicale e ha segnato l’avvio del pop psichedelico (e, in un certo senso, anche di quello prog). Last but not least, ha anche contribuito a trasformare lo studio di registrazione nel luogo deputato a raggiungere nuove vette creative.