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Yo La Tengo, There’s A Riot Going On
etichetta: Matador
voto: ***

Questo quindicesimo lavoro in studio è uno dei dischi migliori dei leggendari Yo La Tengo. Se non fosse che questa band del New Jersey (i tre moschettieri Ira Kaplan, Georgia Hubley e James McNew) non ha mai sbagliato un colpo in quasi trent’anni di musica.

Trent’anni di linea dura e senza concessioni al successo. Che pure c’è stato, di critica e di pubblico, con quest’ultimo che – però – continua a essere sempre molto esclusivo e focalizzato.

There’s A Riot Going On è pura musica sperimentale, indie, mistica e brutale, focalizzata sui temi più attuali. Il gruppo lo presenta così: «Sono tempi bui, dentro di noi e giù nelle strade. È facile perdere il contatto con la realtà, volare via nella tempesta giorno dopo giorno. Confusione e ansia si insinuano nella nostra vita quotidiana fino a farti perdere la bussola. Ci sono momenti in cui servono gli inni, qualcosa che ti sollevi dalla crisi e che ti metta le ali ai piedi. E poi ci sono momenti in cui ciò che serve è un suono che ti avvolga e ti allenti i nodi che hai attorno al collo».

Un concetto che, in qualche modo è evocato dal titolo, identico all’omonimo, impetuoso album firmato nel 1971 da Sly & The Family Stone. Certo il disco degli Yo La Tengo non ha assolutamente nulla a spartire col funk spaccaossa di zio Sly, ma i punti di contatto sono sicuramente tematici. Entrambi gli album hanno, infatti, una dose insita di voglia di ribellarsi e combattere dall’interno un periodo storico difficile, in cui è difficile riconoscersi.

La tracklist:

Lato A
You Are Here
Shades Of Blue
She May, She Might

Lato B
For You Too
Ashes
Polynesia #1
Dream Dream Away

Lato C
Shortwave
Above The Sound
Let’s Do It Wrong
What Chance Have I Got

Lato D
Esportes Casual
Forever
Out Of The Pool
Here You Are