Condividi su

Raconteurs, Help Us Stranger
Third Man Records
voto: *****

Ebbene sì. Il buon Jack White ha ancora uno spirito rock’n’roll bello spavaldo, nonostante gli afflati di sperimentazione a cui si era abbandonato con la sua prova solista dello scorso anno.
Con questo ritorno dei Raconteurs, White si affida nuovamente al nume del rock’n’roll, tirando fuori dal cilindro un album di chiara ispirazione classic rock – anni Sessanta/Settanta – ma con quel tocco personalissimo che da sempre contraddistingue le sue produzioni e i suoi progetti.

In Help Us Stranger troviamo tanta carne al fuoco, ma gli ingredienti principali sono sostanzialmente i Led Zeppelin, i Beatles meno bubblegum e il rock detroitiano più sanguigno, quello che mescolava soul e hard, per coniare il migliore protopunk (un nome di riferimento su tutti: MC5).

Insomma, per tutti gli orfani dei mai troppo compianti White Stripes, questa è manna dal cielo: un corso accelerato di rock esuberante e a presa rapida, un toccasana rigenerante per affrontare la quotidianità più tritaossa, in ogni sua forma.

La stampa su vinile, poi, è un’apoteosi in due versioni: quella normale e quella limitata, su vinile colorato, con 45 giri bonus incluso.
La copertina del disco può “essere scollata” fino a svelare – sorpresa – un’illustrazione alternativa; si tratta di uno scatto che vede i Raconteurs nei panni dei Beatles (ricordate la famosa copertina in stile macelleria, su Yesterday and Today, poi ritirata dal mercato? Ecco)… Un bel fotomontaggio e i volti sono stati sostituiti.
Album in nomination fra i migliori cinque del 2019.

(Andrea Valentini)

Tracklist

Lato A

Bored and Razed
Help Me Stranger
Only Child
Don’t Bother Me
Shine the Light on Me
Somedays (I Don’t Feel Like Trying)

Lato B

Hey Gyp (Dig the Slowness)
Sunday Driver
Now That You’re Gone
Live a Lie
What’s Yours is Mine
Thoughts and Prayers