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Francesco Di Giacomo, La parte mancante
etichetta: I vinili di Prog Italia
LP
voto: 4

Un disco che non si può affrontare con la testa e la logica perché il cuore prende inevitabilmente il sopravvento.

L’album, edito solo in vinile ed esclusivamente in edicola con De Agostini, è uscito il 21 febbraio, quinto anniversario della scomparsa del cantante storico del Banco. Un lavoro condiviso artisticamente con il tastierista Paolo Sentinelli, sono sue le musiche che sposano magnificamente quelle parole, capaci di scartavetrare l’anima quando serve o trasudare amore, di pietà e rispetto per i diversi.

Nonostante Francesco nel 1989 avesse pubblicato Non mettere le dita nel naso questo è davvero il suo esordio, visto che sul precedente c’era scritto “Banco presenta Francesco Di Giacomo”.

La parte mancante, fin dalla copertina con le foto inedite, fa sanguinare il cuore con la sua gioia e forza espressiva, non è un album triste bensì profondo… e non è da tutti esserlo.

I brani non hanno nulla in più o in meno di quanto serva: non guardano al passato e non s’interrogano su presente o futuro, cercano solo la quadratura del cerchio a livello musicale nel voluto disequilibrio delle liriche. Ci sono momenti sinfonici ma diversi dal Banco, istanti tiratissimi, pause acustiche e ritmi elettronici, davvero un caleidoscopio di vibranti emozioni. Sopra tutto la sua inconfondibile voce, mai così terrena. Peccato che sia l’ultima occasione per ascoltare Francesco: non esiste nulla di registrato oltre a questo pugno di commoventi canzoni.

(Guido Bellachioma)