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Arti e Mestieri, Quinto Stato
Vinile in edicola dal 11/11/ 2019
Collana: Prog rock italiano

Il terzo album degli Arti e Mestieri viene pubblicato dalla Cramps Records nel 1979. Quinto Stato arriva a quattro anni di distanza da Giro di valzer per domani, quattro anni di riflessioni ed esibizioni dal vivo di un certo rilievo – tra cui quella all’evento milanese di Parco Lambro nel 1976.

In questo disco si avverte un cambiamento radicale sia rispetto al precedente che all’esordio con Tilt (Immagini per un orecchio).
Il suono diventa meno sperimentale e i testi affrontano problemi sociali e temi legati all’insoddisfazione giovanile.
I brani di Quinto Stato riflettono, quindi, la voce dell’emarginazione e dell’impossibilità d’inserirsi in una società senza valori e regole, da Torino nella mente ad Arterio.

Della formazione originale ritroviamo la base ritmica, composta da Furio Chirico (batteria) e Marco Gallesi (basso fretless), alla quale si aggiungono vari collaboratori, come Gigi Venegoni e Claudio Montafia alle chitarre, Marco Cimino alle tastiere e Flavio Boltro alla tromba.

Il disco viene registrato allo Studio GV di Torino, ad eccezione delle tracce Mercato e Sui tetti, incise al Minirec Studio.
Lo stile di Quinto Stato, per le scelte ritmiche e le dinamiche, è ancora di stampo jazz-rock, mentre con gli album successivi la band di Torino si dirigerà sempre più verso un genere fusion.

Tracklist

Lato A

Quinto stato (emarginato)
Vicolo
Arterio (sclerosi)
Torino nella mente

Lato B

Mercato
D’essay
Arti
Sui tetti

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