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1969-2019: quest’anno si celebra il cinquantennale del festival di Woodstock, un evento musicale che ha segnato il mondo. E per festeggiare degnamente è prevista una tre giorni commemorativa battezzata Woodstock 50

Nel corso di un’intervista rilasciata a Billboard, Michael Lang, uno degli organizzatori originali di Woodstock, evoca lo spirito che animò la celebre “tre giorni di pace e musica” del 1969. E racconta la sua visione di Woodstock 50, il festival previsto per celebrare i 50 anni dell’evento.

Infatti, dal 16 al 18 agosto 2019, a Watkins Glen (New York), si terrà una tre giorni commemorativa del “free concert” che ancora oggi viene ricordato come un simbolo della cultura hippie e dei valori di pace e fratellanza universale che abbracciava.

L’impegno sociale, ecologico e politico – spiega Lang – saranno alla base di Woodstock 50. Per questo motivo per cui si prevede anche la partecipazione di organizzazioni non governative nell’allestimento dell’evento: «Stiamo cercando di fare qualcosa che convinca le persone ad agire. Ci troviamo in una situazione in cui potremmo distruggere il pianeta, se non ce ne prendiamo cura».

Nell’ambito strettamente musicale, il festival non vuole essere una semplice rievocazione storica. Allo scopo di coinvolgere diverse generazioni di pubblico, pertanto, è prevista la partecipazione di artisti di estrazione rock, pop, folk e hip-hop.

“Coinvolgimento” è la parola chiave di Woodstock 50, oltre che il trait d’union tra l’edizione del 1969 e quella di quest’anno. Continua Lang: «Ciò che le persone mi hanno sempre detto, quando mi parlavano di come Woodstock avesse segnato la loro vita, è che ha cambiato il loro modo di relazionarsi agli altri. […] La gente ne è uscita con la sensazione di essersi avvicinata ancora di più all’obiettivo per il quale stavamo lottando».

La speranza di Lang è, quindi, che anche da Woodstock 50 si possa tornare a casa con una maggiore consapevolezza. E con la certezza di aver vissuto qualcosa di unico e indimenticabile, come accadde a chi ebbe la fortuna di assistere alle performance del 1969: su tutte, quella straordinaria di Hendrix.