Condividi su

Dopo l’intervista a Sting, in cui ha raccontato la sua inesauribile passione per la musica tra impegno sociale e raffinati ritmi pop, scaviamo più a fondo. Quali sono le canzoni di Sting che piacciono di più a Sting?

[di Andrea Pedrinelli – intervista integrale pubblicata su Vinyl n.9]

Un posto d’onore va a Brand New Day, stimolo per l’intero progetto di My Songs.
«Questo è un brano importante per me perché è un brano ottimista, che scrissi per dare risposta alle paure che circolavano alla fine dello scorso millennio e purtroppo è ancora attuale. Ma io cerco sempre di mettere ottimismo nei testi. Trovo sia la miglior strategia per vincere ogni timore possibile e, specie oggi, è qualcosa di decisivo».

Altro brano amato dall’artista è Shape of My Heart, che gli ha anche offerto l’opportunità di raccontare uno dei percorsi possibili dell’ispirazione.
«Un giorno arrivò in studio Dominic Miller [jazzista argentino da anni suo chitarrista – nda] portando con sé una deliziosa cadenza in minore che aveva appena creato. Ci lavorammo per condurla alla forma-canzone, poi me la portai in una lunga camminata per vedere se sapeva raccontarmi una storia. Al mio ritorno avevo il testo: lo scrissi riascoltando sotto un albero quanto inciso la mattina».

Non può mancare infine Roxanne fra i brani iconici di Sting.
«Quel brano nacque a Parigi nel 1977 vicino alla Gare du Nord: combinando l’ideale romantico di donna del Cyrano di Rostand con le ragazze che vedevo in strada. E non mi stanco mai di eseguirla, ogni volta che la affronto cerco di trovarci qualcosa di nuovo e svilupparlo perché è così che lavora secondo me un musicista: con la passione degli inizi e la voglia di andare sempre avanti».

[foto: Raph_PH – licenza: Creative Commons Attribution 2.0 Generic]