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Loredana Bertè continua il suo tour nei teatri. La leonessa del rock celebra i suoi quarant’anni di carriera live, tra i grandi successi e le canzoni del suo ultimo album.

di Silvia Gianatti
intervista integrale pubblicato su Vinyl n.8 (maggio 2019)

[continua da Loredana Bertè: «Una persona libera» – pt. 1/2]

Ti ricordi come è entrata la musica, da ascoltatrice, nella tua vita?
Mia sorella Mimì, che aveva tre anni più di me, ascoltava dischi dalla mattina alla sera. Era capace di rimettere una canzone che le piaceva in loop per un giorno intero. È stata lei ad avvicinarmi alla musica.

Cosa ascoltavi?
Io e Mimì eravamo fan sfegatate dei Beatles, siamo andate a vederli dal vivo all’Adriano di Roma mattina e sera, all’epoca c’erano ancora i matinée. Ascoltavamo tanta musica: Nina Simone, Aretha Franklin, Still, Nash & Young, Cat Stevens, Etta James, Sarah Vaughan, Janis Joplin, Randy Newman, Otis Redding, Carla Thomas, le Supremes, Martha Reeves & the Vandellas… tutta la Motown in generale.

C’erano vinili in casa tua?
Certo, album e 45 giri. Eravamo collezioniste cresciute a pane, vinili e giradischi Thorens.

Tre vinili per te irrinunciabili ancora oggi?
Abbey Road dei Beatles, La pianta del tè di Fossati, Nero a metà di Pino Daniele.

E invece un tuo album che ha segnato la tua carriera e che rimane per te fondamentale?
Sono molto legata a Carioca, un disco che ho voluto fortemente contro il parere dell’allora mia casa discografica. Alla fine l’ho prodotto da sola. Il talento e la poesia di Djavan erano imperdibili per me.

Diciassette album in studio, cinque album dal vivo, due Ep e tre raccolte ufficiali, vendendo oltre sette milioni di dischi in tutto il mondo. Come mai ti è venuta voglia di rimetterti in gioco con Sanremo per l’undicesima volta?
Per chiudere il cerchio. Per fare una bella performance. Per far sì che Mimì fosse fiera di me.

Pensi che quel palco sia ancora importante per la musica italiana?
Sanremo resta la vetrina musicale più importante che abbiamo in Italia.

De Agostini Vinyl è in edicola con la collezione della discografia di Pino Daniele per la prima volta tutta in vinile. Che ricordo hai di lui?
Inserisco un suo album tra i miei tre dischi preferiti di sempre. Per me è un artista immenso.