Condividi su

Il concerto al Vigorelli di Milano: la storia dei Led Zeppelin passa anche per quel famigerato episodio. La sera del 5 luglio 1971 la band, anziché protagonista, fu spettatrice di una guerriglia urbana. Ecco i ricordi di Riccardo Bertoncelli, illustre firma del giornalismo musicale italiano.

«Avevo 19 anni, avevo la mia fanzine che si chiamava Pop Messenger Service. Mi sono trovato in quella calca tremenda, sul prato del Vigorelli, con un Gianni Morandi cacciato a forza dal palco, perché il pubblico voleva i Led Zeppelin: quella di farli suonare dopo gli artisti del Cantagiro è stata un’idea assurda partorita dall’organizzatore, che non conosceva il pubblico.

Gianni Morandi quella sera tentò di metterla sul piano politico, dicendo qualcosa come ‘Buonasera, compagni’, e fu preso a pomodori.

Allora la polemica riguardava la musica, giudicata troppo cara dagli estremisti della politica, anche se i biglietti costavano circa 1.500 lire, meno di un euro. Gli organizzatori, secondo loro, tenevano in ostaggio i poveri musicisti che non vedevano l’ora di suonare gratis per il pubblico.

Il concerto degli Zeppelin durò pochissimo, circa venti minuti, perché fu interrotto quasi subito. Iniziarono con Black Dog, Dazed and Confused e, a seguire, Since I’ve Been Loving You: a quel punto si sentirono i boati provenire dall’esterno del palazzetto. Era la polizia che sparava i fumogeni, fuori e dentro il Vigorelli.

A ripensarci adesso, quella sera fu criminale: che non ci sia stato un morto è un caso fortunato. Allora scappammo tutti. Da un lato i fumi dei lacrimogeni sparati dalla polizia si addensavano verso il basso, dall’altro c’era la calca, e io avevo paura di finire travolto, anche se il mio corpicino di un metro e novanta mi avrebbe aiutato.

Si uscì tutti da una porta non più grande di due metri per un metro e cinquanta. Una volta fuori tirammo un sospiro di sollievo: ci trovammo in mezzo alla camionette e alle jeep della Polizia che giravano a manganellare tutti quelli che trovavano».

Articolo pubblicato su Vinyl n. 13 – in edicola dal 15 marzo 2020.

Un numero ricco con: la musica in vinile secondo Robert Plant, Led Zeppelin III story, i 50 anni di Fun House degli Stooges, Brunori Sas, Dardust, Raphael Gualazzi, Angelo Branduardi, recensioni …e molto altro!