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Brian Jones, Jimi Hendrix e John Lennon… il supergruppo stellare che tutti vorrebbero ascoltare

Brian Jones nel 1969, libero dal “giogo” dei Rolling Stones, ha progetti per intraprendere una nuova carriera musicale.
In realtà, l’unica testimonianza ufficiale griffata Jones post-Stones è l’album di world music ante litteram Brian Jones Presents the Pipes of Pan at Joujouka (pubblicato postumo nel 1971 su Rolling Stones Records).

Nonostante ciò, nel corso dei decenni sono affiorate diverse voci e teorie sulla nuova direzione musicale di Brian.
Una fra le più affascinanti riguarda un ipotetico supergruppo che avrebbe cercato di assemblare coinvolgendo nientemeno che John Lennon e Jimi Hendrix (due artisti con cui aveva avuto modo di collaborare partecipando a session delle rispettive band).

La session segreta per la Apple

Non esiste alcuna prova tangibile del fatto che le tre superstar abbiano mai combinato qualcosa insieme. A quanto pare Jones proprio nel 1969 avrebbe confessato a Nicholas Fitzgerald: «Verso la fine dello scorso anno, quattro musicisti hanno inciso alcuni provini per la Apple, l’etichetta dei Beatles. Si sono battezzati Balls». Aggiungendo poi: «Uno di loro era John Lennon e uno ero io. Gli altri due mi hanno chiesto di mantenere il riserbo, ma posso dirti che uno era un chitarrista solista e l’altro un batterista. Insieme abbiamo inciso un pezzo intitolato Go to the Mountains».

La jam di Brian e Jimi

Oltre a questa dichiarazione sibillina, esiste una testimonianza più circostanziata (anche se in assenza di prove certe) che vorrebbe Jones e Hendrix insieme per una session acustica che avrebbe avuto luogo a Cotchford Farm – la residenza di Brian.

A parlarne è Tom Keylock, secondo cui Jimi nel gennaio del 1968 avrebbe chiamato Jones per alcune session in studio. Alla fine del lavoro i due si sarebbero diretti a Cotchford Farm dove, nello studio dell’ex Rolling Stone, avrebbero suonato insieme.
Keylock racconta di una jam acustica a base di chitarre e la definisce “brillante”. Ammesso e non concesso che tutto ciò sia veramente avvenuto, è probabile che Jones abbia inciso su bobina la session improvvisata.

I nastri perduti… o forse no

Voci incontrollate addirittura sostengono che i nastri con queste registrazioni siano in mano di un non ben identificato collezionista statunitense. Questi si è sempre rifiutato di farli ascoltare o di diffonderli, probabilmente geloso dell’unicità di una simile memorabilia. È evidente che tutto è molto fumoso e difficile da verificare, per cui non resta che fare un atto di fede in caso si decida di credere a questa versione dei fatti.

A questo punto, nel caso la congiunzione astrale Jones/Hendrix/Lennon abbia veramente avuto luogo, resta solo da sperare che dagli archivi della Apple salti fuori prima o poi quel demo intitolato Go to the Mountains.

Leggi la cover story su Vinyl di febbraio dedicata a Jimi Hendrix.

[foto Ben Merk (ANEFO) licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported]