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La band più famosa dell’universo si scioglie nel 1969, non prima di averci regalato un ultimo capolavoro. Un presagio delle cose a venire.

[di Franco Zanetti – articolo integrale pubblicato su Vinyl n.9 – continua da Beatles: verso il futuro – pt. 1/2]

Cè anche la musica

Nel 1969 escono sei dischi di Beatles “solisti”, uno di essi, Electronic Sound, è accreditato al nome e cognome di George Harrison, gli altri cinque sono tutti riconducibili a John Lennon, il più attivo in aree esterne alla band.
In ordine cronologico di uscita, il primo è Unfinished Music No. 2: Life with the Lions, pubblicato in contemporanea a Electronic Sound il 9 maggio 1969. Attribuito – come del resto il primo Unfinished Music – a John Lennon & Yoko Ono, è, come quello, un disco “di cronaca”, nel senso che documenta un concerto a Cambridge e un soggiorno in ospedale di Yoko.

Il 14 aprile si tengono le registrazioni del singolo The Ballad of John and Yoko, che uscirà a nome Beatles.
John Lennon e Paul McCartney registrano la canzone fra le 14.30 e le 21, e la mixano fra le 21 e le 23. Tutti gli strumenti sono suonati da John e Paul (Lennon: chitarra acustica, chitarre soliste; McCartney: basso, batteria, pianoforte, maracas).
John canta, Paul gli fa i cori. La canzone uscirà su disco il 30 maggio: è il primo 45 giri dei Beatles a uscire in stereo.

Il 16 aprile, tutti e quattro i Beatles sono nello Studio 3 di Abbey Road e lavorano alla registrazione di Old Brown Shoe, il lato B di The Ballad of John and Yoko, ma negli intervalli buttano giù anche 13 take di Something, iniziando così in pratica, benché non ufficialmente, la lavorazione di quello che diventerà Abbey Road.

Più avanti, sempre in aprile, i Beatles, senza l’assistenza di George Martin, lavorano in studio ad altre canzoni: I Want You (She’s So Heavy), Oh! Darling, Octopus’s Garden.
In maggio, assistiti da Chris Thomas e Glyn Johns, rimettono mano a Something, e cominciano a provare You Never Give Me Your Money.

Dal 26 maggio al 2 giugno John e Yoko inscenano a Montréal il loro secondo “bed-in”.
Intanto, al ritorno da una vacanza con Linda, Paul telefona a George Martin dicendogli che i Beatles vogliono incidere un disco “come ai vecchi tempi”.
Martin acconsente, a patto che davvero tutti i Beatles promettano di comportarsi come allora.
L’1 luglio 1969 iniziano, con la produzione di George Martin, le session di registrazione che avranno come esito Abbey Road.

Per la verità, quel giovedì nello Studio 2 della EMI oltre a George Martin c’è solo Paul McCartney, che sovraincide la voce a You Never Give Me Your Money, ma nei giorni seguenti Lennon, McCartney, Harrison e Starr sono insieme in studio, e s’impegnano a mantenere la promessa fatta a Martin.
Il gruppo lavora compatto e coeso, e con tempi rapidi, a volte utilizzando contemporaneamente più di uno studio (solitamente lo Studio 2 e lo Studio 3).

Il 30 luglio, dopo venti giorni di lavorazione, i Beatles imbastiscono per la prima volta una versione completa del “Long Medley”.
Il 5 agosto, giovedì, si concludono le registrazioni delle canzoni dell’album, alle quali d’ora in avanti dovranno solo aggiungere sovraincisioni e applicare rifiniture.

Nel frattempo, però, il disco non ha ancora un titolo.
Provvisoriamente, e scherzosamente, lo si è chiamato finora “Everest”, dal nome della marca di sigarette preferita dal fonico Geoff Emerick.
Il dibattito sul titolo definitivo è lungo ed estenuante; alla fine è Ringo a trovare la soluzione.
«E che diavolo, usciamo dalla porta e intitoliamolo Abbey Road!», dice scherzando.
L’8 agosto è il giorno in cui viene scattata da Iain Mcmillan la fotografia per l’iconica copertina dell’album. Nei giorni successivi si completano i brani, vengono effettuati i mixaggi (in stereo) e le sovraincisioni, e vengono realizzate le parti orchestrali.

Lultimo grande capolavoro

Venerdì 22 agosto, nella magione di John Lennon a Tittenhurst, si tiene l’ultima photo session dei Beatles insieme.
Degli scatti realizzati quel giorno, due verranno utilizzati nel 1970 per la copertina dell’album antologico Hey Jude.
Abbey Road viene pubblicato in Inghilterra il 26 settembre e una settimana dopo è già al numero 1 della classifica britannica, mantenendosi in testa per diciotto settimane.

Negli Stati Uniti, dove viene pubblicato l’1 ottobre, Abbey Road resta al primo posto per undici settimane; in Italia sarà in vetta per sei settimane. Prima, però, il 4 luglio 1969 è già stato pubblicato il 45 giri di Give Peace a Chance.
Registrato nella stanza 1742 dell’Hotel La Reine Elizabeth di Montréal, dove John e Yoko hanno inscenato il loro secondo “bed-in”, Give Peace a Chance è firmato, sul disco, Lennon-McCartney.

Il secondo 45 giri della Plastic Ono Band esce dopo l’estate, il 24 ottobre 1969. Si intitola Cold Turkey, ed è stato registrato il 30 settembre da John Lennon (voce e chitarra), Eric Clapton (chitarra solista), Klaus Voormann (basso), Ringo Starr (batteria) e Yoko Ono (cori).

Il 7 novembre, pochi giorni dopo, esce The Wedding Album, il terzo disco-documento della coppia John Lennon & Yoko Ono. Non è molto più che un souvenir delle nozze della coppia, e viene messo in commercio in una confezione elaboratissima comprendente il 33 giri, un poster, fotografie, la riproduzione di una fetta di torta nuziale contenuta in un sacchetto di plastica, un fumetto disegnato da John, una raccolta di ritagli di stampa, una cartolina, una striscia di fototessera e una copia del certificato di matrimonio.
Il 12 settembre, John e Yoko hanno convocato con minimo preavviso Eric Clapton (chitarra), Alan White (batteria), Klaus Voormann (basso), e si sono imbarcati con destinazione Toronto, dove parteciperanno a un “Rock’n’roll revival concert”.

L’esibizione della Plastic Ono Band è registrata dal vivo e viene pubblicata il 12 dicembre nell’album Live Peace in Toronto 1969. Il 1969 di John (e Yoko) si chiude infine con un’iniziativa clamorosa: in undici città del mondo vengono installati giganteschi cartelloni pubblicitari recanti la scritta “WAR IS OVER! IF YOU WANT IT. Happy Christmas from John & Yoko”. «L’installazione artistica», spiega Lennon, «fa parte della nostra campagna per la pace. Il nostro concetto è che la gente ha la forza di fermare le cose che non le piacciono. E la guerra dev’essere la prima di queste cose».

Il 27 ottobre 1969 Ringo Starr inizia le registrazioni del suo primo album da solista, Sentimental Journey, che uscirà nel maggio del 1970.

Nel dicembre del 1969, George Harrison – in tour con Delaney & Bonnie – scrive My Sweet Lord che, uscito nel novembre del 1970, sarà il suo più grande successo commerciale. Si chiude così il 1969 dei Beatles; il loro ultimo anno intero come gruppo, perché l’avvenimento che sancirà, almeno nella convenzione storica, la fine del complesso sarà il comunicato stampa emesso da Paul il 10 aprile 1970, in occasione dell’uscita del suo primo album da solista: McCartney.

[Foto:image from the Nationaal Archief, the Dutch National Archives, donated in the context of a partnership program – Licenza Creative Commons CC0 1.0 Universal]