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Leggi l’articolo integrale di Davide Ferazza, Enrico Bisi e Luca Donati su Vinyl n.6 (febbraio 2019)

L’hip hop si afferma in Italia al termine di un lento processo di importazione dagli Stati Uniti iniziato dalla seconda metà degli anni ’80, ma che vedrà il suo vero e proprio sviluppo solo nel decennio successivo.
La prima incisione su disco, il primo atto tangibile destinato a segnare l’inizio del rap italiano è il disco del 1990 degli Onda Rossa Posse.

Ma ancora prima della musica rap in sé, in Italia, a preparare il terreno per l’arrivo dell’intero ecosistema della cultura hip hop è la breakdance. Orde di ragazzi in città come Bologna, Torino, Milano e Roma, cominciano a occupare di notte le piazze, i parcheggi e i porticati dimenticati per ballare al suono di una musica mai sentita prima.
E con la breakdance arriva anche il writing, che trasforma quello che prima era solo rabbioso vandalismo in una vera e propria forma d’arte.

Il rap in Italia si sviluppa attraverso i centri sociali, ma non solo. Basti pensare a Jovanotti, figura fondamentale per la diffusione dell’hip hop alla radio, che veniva dal mondo della disco, di Radio DeeJay e della musica mainstream.
Anche Frankie Hi-Nrg, uno dei rapper più importanti degli anni d’oro del rap italiano, pur essendosi spesso immerso in temi politici e sociali con la sua musica, è entrato nell’hip hop senza formarsi all’interno dei centri sociali.
Un altro esempio, poi, sono gli Articolo 31, anche loro tra i padri fondatori del genere in Italia, che hanno iniziato suonando nelle carceri o nelle feste locali.
Ma vediamo quali sono gli artisti italiani che hanno dato un contributo importante nell’ambito di questo genere.

Artisti rap fondamentali

Militant A • Inizia nel 1987 legandosi al gruppo di Radio Onda Rossa. Nel 1990 registra il primo pezzo di rap in italiano, Batti il tuo tempo, con gli Onda Rossa Posse. Fonda gli Assalti Frontali l’anno seguente e nel 1992 pubblica Terra di nessuno, il primo Lp di rap in italiano. Con il loro settimo disco in studio, Profondo rosso (2011) gli Assalti Frontali celebrano i vent’anni di un’attività tuttora in pieno lustro.

Ice One • Quello che si dice un pioniere: entra nel mondo della musica come Dj già nel 1982, per poi esplorare il rap in inglese nei primi ’90 con i Power Mc’s. Nel 1994 avviene la svolta, quando fonda i Taverna Ottavo Colle con Danno, Masito e Piotta. Pubblica un solo album solista, B-boy maniaco (1995). Produce i primi due album del Colle der Fomento. Ha lavorato con i grandi della scena e resta ancora oggi un riferimento per tutta la cultura hip hop.

Neffa • Padre nobile del rap italiano, tra i più importanti Mc di sempre. Dopo essere stato membro degli Isola Posse All Stars di Passaparola, fonda i Sangue Misto con Deda e DJ Gruff, con i quali incide il disco forse più importante dell’hip hop italiano, SxM, uscito nel 1994. Il singolo Aspettando il sole (1996) ottiene il disco d’oro, anticipando il grande successo di Neffa & i messaggeri della Dopa (1996). Dopo Chicopisco (1999) abbandona misteriosamente il rap e si dedica con successo ad altri generi.

Frankie Hi-Nrg • Esordisce nel 1993 con Verba manent, uno dei pilastri per l’affermazione del rap in Italia. I suoi pezzi degli anni 90, come Fight da Faida (1991) e Quelli che benpensano (1997), diffondono il genere a livello nazionale. Ancora in piena attività, sempre impegnato e fedele a stesso, è oggi al sesto album, Esseri umani, uscito nel 2014.

Fabri Fibra • Tra la metà degli anni ’90 e gli inizi del decennio successivo è il rapper del duo Uomini di Mare, del gruppo Qustodi del Tempo e dei Basely Click. Con le produzioni di Neffa, arriva il suo esordio solista Turbe giovanili (2002). Dopo Mr. Simpatia (2004) esce Tradimento (2006), che nonostante sia pubblicato da una major, riconferma in pieno il suo talento delle origini. Oggi è uno dei rapper con maggior pubblico e fama.

Fish • Assieme a Tormento, forma nel 1994 i Sottotono, uno dei gruppi rap di maggior successo negli anni ’90 grazie a Soprattutto sotto (1994), Sotto effetto stono (1996) e Sotto lo stesso effetto (1999). Dopo lo scioglimento del suo gruppo nel 2001 pubblica il suo primo album solita, Robe grosse (2005). A oggi, può anche vantare di aver prodotto alcune delle perle della nuova leva come Fabri Fibra, Mondo Marcio e Two Fingerz.

Tormento • Raggiunge il grande pubblico già nel 1994 con i Sottotono. Dopo il loro scioglimento nel 2001 continua a dimostrarsi comunque uno degli Mc più talentuosi e attivi del tempo, un trascinatore della scena. Dal 2002 torna alla musica sotto lo pseudonimo di Yoshi Torenaga. Ha all’attivo numerosi dischi e collaborazioni, tra cui l’ultima uscita, El micro de oro (2014), con Primo.

Fritz da Cat • Produttore e Dj attivo nell’ambiente hip hop italiano già da metà anni ’90, esordisce con Fritz da cat (1997). Novecinquanta, pubblicato l’anno seguente, è uno dei dischi più memorabili della fine degli anni d’oro del rap italiano. Entrambi divengono dei “classici” per i beat e la presenza dei migliori Mc della scena. Nel 2001 produce The Album, con i Basley Click di Fibra e Fede (Lyricalz). Dopo un periodo di pausa torna a produrre nel 2011 e nel 2013 pubblica Fritz.

Speaker DeeMo • Mc, writer, regista, grafico, ma soprattutto precursore e innovatore della cultura hip hop in tutti i suoi aspetti. Dopo l’esperienza di INK e Isola Posse All Stars, pubblica il 12’’ di Sfida il buio (1992). Il pezzo apre una breccia sull’uso dell’italiano nel rap. Nonostante l’importanza della sua opera per la storia della musica, abbandona immediatamente il rap per dedicarsi completamente all’attività grafica. Realizza copertine di album storici tra cui SxM e Neffa & i messaggeri della Dopa e gira videoclip per Neffa e Fabri Fibra.

Kaos One • Pioniere della scena dagli ’80. Inizia come ballerino e writer, poi si lancia nel mondo della musica rap. Rimane prima ancorato alla lingua inglese con i Radical Stuff, poi prende parte al disco rap in italiano di DJ Gruff, Rapadopa (1993). Il suo esordio solista è l’album Fastidio del 1996, prodotto da Neffa. Nel 1999 incide invece Merda & melma con Deda e Sean. Seguono L’attesa (1999), Karma (2007) e Post scripta (2011). Oggi è anche parte dei Good Old Boys con i Colle der Fomento.

Esa • Nei primi anni ’90 fonda gli OTR, tra i primi gruppi rap in Italia: Quel sapore particolare (1994), Dalla sede (1997) con La Pina. Divenuto El Presidente insieme all’Mc Polare dà vita a Gente Guasta nel 1998, con cui realizza La grande truffa del rap (2000), Quinto potere (2001), Sintonizzati (2011). Innumerevoli le collaborazioni e le uscite soliste. L’ultimo è Perle rare (2013).

Colle der Fomento • Si formano nel 1993 e da quel momento la loro dinastia prosegue ininterrotta fino a oggi. Negli anni ’90, periodo della loro più intensa attività, Danno e Masito sono il cuore del gruppo, mentre Ice One è il polmone. Incidono con il contagocce, ma ogni loro album è destinato a diventare un classico del genere: Odio pieno (1996), Scienza doppia H (1999) e Anima e ghiaccio (2007). In attesa del nuovo disco, nel 2013 è uscito il singolo Sergio Leone. Oggi fanno parte dei Good Old Boys con Kaos, Dj Baro e Dj Craim.

Dj Double S • L’enfant prodige del deejaying. Rivela il suo talento già a 16 anni. Dopo un periodo di apprendistato nei The Next Level Crew, collabora con i grandi del momento: OTR, Neffa, La Famiglia, Chief. Fa parte della prima formazione di Alien Army ed è protagonista di innumerevoli produzioni. Celebri sono tuttora i suoi mixtape nei tre volumi di Lo capisci l’italiano?, usciti tra il 1997 e il 2000.

Dargen D’Amico • Esordisce con il botto, vincendo a soli quattordici anni un contest di freestyle al programma radiofonico “One Two One Two”. Dimostra da subito il suo talento con le parole entrando a far parte del trio Sacre Scuole (con Gué e Jake) e forgiando con loro l’album 3 MC’s al cubo nel 2000. L’esordio come solista deve attendere invece il 2006, con il disco Musica senza musicisti, destinato a cambiare per sempre l’hip hop del terzo millennio. Riafferma il suo stile unico a ogni collaborazione e uscita. L’ultima è Vivere aiuta a non morire (2013).

J-Ax • Nel 1990 forma con DJ Jad gli Articolo 31. Per un decennio registreranno i maggiori successi di vendite e pubblico nella storia del rap italiano. Il loro debutto avviene nel 1993 con Strade di città. Seguono Messa di vespiri nel 1994 e Così com’è (1996), tutt’ora l’album più venduto del genere. Xché sì (1999) è il loro ultimo rap prima di passare ad altri generi.

Next One • Può vantarsi di essere il primo a diffondere la cultura hip hop in Italia. Nel 1985 vince il suo primo titolo al Break-Dance World Championship. Balla con Afrika Bambaataa, del quale diventerà un fidato collaboratore, entrando a far parte della Zulu Nation e della Rock Steady Crew a New York. Fonda i Next Diffusion, il cui disco Dritto al cuore/Straight to the Heart (1995) è tra le opere che più hanno definito il concetto stesso di rap in Italiano. Breakdancer, produttore e Dj, è ancora oggi indiscusso testimone dell’hip hop nel mondo.

Sei vinili di riferimento

L’hip hop incide la sua storia sul vinile, su questo non ci sono dubbi. Anche se la fruizione della musica rap in Italia alla fine degli anni ’80 e negli anni ’90 è dominata da Cd e cassette, il vinile è lo strumento per eccellenza del musicista hip hop.
Ecco i sei dischi che non possono mancare nella vostra collezione.

Speaker DeeMo, Sfida il buio (1992)

Articolo 31, Strade di città (1993)

Sangue Misto, SxM (1994)

OTR, Quel sapore particolare (1994)

Colle der Fomento, Odio pieno (1996)

Fabri Fibra, Turbe giovanili (2002)