Condividi su

Avete letto la nostra cover story (parte 1 e parte 2) dedicata al 1969? Ecco una timeline degli eventi più importanti di quell’anno fondamentale, che cambiò le sorti del mondo…

[Continua da 1969: la timeline – pt 2/3]

15-7 agosto, Il festival di Woodstock e l’apoteosi dell’era hippie

L’apice dell’idea legata alla cultura hippie e al flower power è il festival di Woodstock – presentato come “An aquarian exposition: 3 days of peace & music”.
Il meteo si mette di traverso, regalando un weekend di piogge torrenziali che ben presto trasformano la location (Bethel, a 70 km da Woodstock) in una piscina di fango. I servizi sono inadeguati, gli schemi saltano ancora prima dell’inizio, ma quella che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia si svolge pacificamente, all’insegna della musica e della condivisione.
Per tre giornate sembra che la cultura dell’amore abbia vinto, ma la storia ha ben altro in serbo – purtroppo.
E, in un certo senso, lo lascia presagire l’esibizione infuocata di Hendrix, la mattina di lunedì 11 agosto…
Il tempo dei grandi ideali, della filosofia hippie e del flower power ha imboccato la via del proprio rapido declino.

26 settembre, I Beatles pubblicano Abbey Road

L’ultimo vero disco in studio inciso dai Fab Four pre-scioglimento (il successivo Let It Be, del 1970, contiene tracce registrate precedentemente).
La genesi del 33 giri è tormentatissima e le canzoni fotografano il momento di grande conflittualità e confusione che segna la fine della band: tant’è vero che i Beatles presenziano tutti insieme in studio solo poche volte, principalmente per registrare le tracce ritmiche.
Menzione speciale per la copertina: i Beatles sulle strisce pedonali. Uno scatto che tanto ha fatto discutere… a volte sfiorando il complottismo.

5 ottobre, Esce l’album di esordio dei King Crimson

Robert Fripp (chitarre), Michael Giles (batteria), Greg Lake (basso e voce), Ian McDonald (fiati, tastiere) e Peter Sinfield (testi), con il loro In the Court of the Crimson King codificano le regole, il mood, del progressive rock, distaccandosi ampiamente dalle radici blues a cui la maggior parte della musica rock, fino a quel momento, si era ispirata.
Nella palette dei colori utilizzati entrano, dunque, il jazz, la musica classica e quella sinfonica.
A dispetto di un’accoglienza molto tiepida da parte della critica rock (Robert Christgau lo definì “ersatz shit”!), il disco si è guadagnato uno status quasi leggendario: cinque brani, poco meno di 44 minuti di durata e una forza espressiva fuori dal comune.
A iniziare dalla copertina, un dipinto bizzarro, fra Munch e l’illustrazione per bambini, di Barry Godber – che sarebbe morto, a soli 24 anni, nel 1970.

22 ottobre, Esce Led Zeppelin II

Due Lp in nove mesi circa: i Led Zeppelin nel 1969 vivono un momento di grazia e di frenesia creativa – complice anche un tour de force live che porta il gruppo a tenere ben 169 concerti.
Anche per questo Led Zeppelin II viene inciso negli scampoli di tempo, nei day off del tour; eppure il risultato è tutto tranne che frammentario, contrariamente alle aspettative.
Tant’è vero che in tracklist troviamo pietre miliari come Whole Lotta Love, The Lemon Song, Heartbreaker e Moby Dick.

6 dicembre, Il concerto di Altamont e la fine del “peace and love”

Nato, inizialmente, come una sorta di Woodstock della costa ovest, il festival di Altamont (California), in realtà si trasforma in un punto di svolta, che segna la fine degli anni Sessanta nella loro accezione controculturale legata all’idea hippie. L’atmosfera è cupa, tesa; a fare da security ci sono gli Hells Angels e, puntualmente, la tragedia si palesa: un giovane di colore – Meredith Hunter – viene assassinato mentre i Rolling Stones sono sul palco.
La band, dopo avere invitato alla calma più volte, attacca Under My Thumb: il diciottenne di colore viene aggredito dopo un alterco con alcuni motociclisti. Estrae quella che sembra una pistola, viene bloccato e accoltellato a morte.
Il film-documentario che immortala il concerto mostra immagini in bassissima definizione e non è possibile stabilire se Hunter sia realmente armato. È la fine di un’era: la luce sta per spegnersi.