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Avete letto la nostra cover story (parte 1 e parte 2) dedicata al 1969? Ecco una timeline degli eventi più importanti di quell’anno fondamentale, che cambiò le sorti del mondo…

[Continua da 1969: la timeline – pt 1/3]

17 maggio, Gli Who pubblicano Tommy, la loro opera rock

Alla loro quarta prova in studio, gli Who alzano drammaticamente l’asticella, con un doppio concept album ambiziosissimo.
Si tratta di un’opera rock, firmata quasi interamente da Pete Townshend, incentrata su un ragazzo sordo, cieco e muto, con una forte capacità di “sentire” al di là dei sensi, che viene seguito in una sorta di percorso di formazione.
Il 17 maggio negli USA (e il 23 in Inghilterra) vede la luce questo doppio Lp destinato a divenire una pietra miliare del rock, con ben più di 20 milioni di copie vendute al mondo.
Sperimentazione e desiderio di andare oltre la dimensione pop-rock, fatta di brani concisi e di poco più di due minuti di durata, è la scintilla da cui scaturisce un capolavoro divenuto poi un musical e un fortunatissimo rock movie (del 1975, diretto da Ken Russell e con un cast strapieno di grandi nomi del mondo della musica).

3 luglio, La morte di Brian Jones dei Rolling Stones

Chi l’avrebbe mai detto che il Rolling Stone più geniale, colorato ed esuberante avrebbe fatto una fine simile, annegato nella piscina della sua tenuta di campagna, in una notte di luglio?
E, infatti, a 50 anni di distanza, c’è ancora chi si domanda cosa avrebbe fatto Brian se fosse ancora vivo. Ma anche se davvero la sua morte sia stata solo un tragico incidente (“death by misadventure”, recita il rapporto del medico legale stilato nelle ore subito successive alla tragedia) oppure frutto di un omicidio irrisolto.
Pochi giorni prima Jones era stato licenziato dagli Stones, ma aveva già idee per nuovi progetti musicali. Si vocifera di un supergruppo e di session perdute con pezzi da novanta del rock (i Balls, che vedevano Lennon e Hendrix in formazione).
Quello che resta è una perdita enorme (nonché un nuovo membro del Club 27).
E uno dei tanti misteri del rock, che probabilmente mai sarà risolto.

11 luglio, Esce il singolo Space Oddity di David Bowie

In piena Space Race – la corsa allo spazio fra USA e URSS – e pochi giorni prima dell’allunaggio dell’Apollo 11, Bowie pubblica il 45 giri che contiene Space Oddity e Wild Eyed Boy From Freecloud.
È l’inizio di una nuova era per l’artista inglese che, sfiorato l’orlo del precipizio, si avvia verso un successo che non lo abbandonerà più per tutto l’arco della sua carriera.
La canzone si dice sia ispirata al film di Kubrick 2001: Odissea nello spazio e introduce il personaggio dell’astronauta Major Tom. Lo ritroveremo, negli anni a seguire, anche nei brani Ashes To Ashes, Hallo Spaceboy, New Killer Star e Blackstar.
La versione del singolo è quella dell’album omonimo, ma editata. È stata incisa ai Trident Studios di Londra il 20 giugno del 1969 e Bowie, oltre a cantare, ha suonato chitarra acustica e stilofono – uno strumento elettronico inventato solo due anni prima.

5 agosto, La Elektra pubblica l’album omonimo di debutto degli Stooges

Messi sotto contratto in bundle con i fratelli maggiori MC5, gli Stooges pubblicano un disco scuro, violento, urticante.
Dentro ci sono il punk primordiale, il metal in nuce, il noise prima di essere chiamato noise.
In pratica il classico esempio di album seminale. La band, entrando in studio, ha solo una manciata di brani pronti e si vede costretta a improvvisare e scriverne di nuovi all’istante. Nasce così un magnifico capolavoro quasi casuale.
Quando si dice serendipity…

[Continua con la parte 3]