Condividi su

The Who, Who
LP, Universal
Voto: ****
rock

Ooops, they did it again. La premiata ditta The Who, ormai da anni ridotta al solo fantastico duo Daltrey/Townshend, sforna un nuovo disco. Si tratta di undici tracce scritte dal chitarrista insieme al fratello Simon che, contrariamente a qualche pregiudizio (l’età, la stanchezza, la sindrome del presenzialismo…), riescono a restituirci ancora scampoli più che apprezzabili di quella che è stata la leggenda della band britannica.

Il sound è bello ruvido e caldo, senza concessioni troppo evidenti alla modernità e alla tecnologia, ma anche evitando il trappolone della nostalgia e del “vintagismo” a ogni costo. E lo ha spiegato Townshend, che ha commentato così la genesi del disco: “Roger ed io siamo entrambi vecchi ormai, quindi ho cercato di stare lontano dal romanticismo e dalla nostalgia, se possibile. Non volevo mettere a disagio nessuno. I ricordi vanno bene, ma alcune canzoni si riferiscono alle cose di oggi”.

Come è intuibile non siamo di fronte a un disco di classici, per carità, ma Who è comunque in grado di mantenere alto l’onore di Roger e Pete, dimostrando che il tempo – almeno nel loro caso – è stato galantuomo come con pochi altri (gli Stones, per esempio). Qualche caduta di tono c’è, ma a loro la perdoniamo… vero?

(Lamberto Colpi)

Tracklist

All This Music Must Fade
Ball And Chain
I Don’t Wanna Get Wise
Detour
Beads On One String
Hero Ground Zero
Street Song
I’ll Be Back
Break The News
Rockin’ In Rage
She Rocked My World