Condividi su

Santana, Africa Speaks
2LP, Concord/Universal
voto: ***

Queste canzoni, dice Rick Rubin che le ha prodotte, sono la porta d’ingresso della coscienza. Sono anche, aggiunge Carlos Santana, una sorta di medicina spirituale.

Per quindici anni, il chitarrista ha inciso dischi pieni di cose e di ospiti, progetti all-star fatti per piacere a un vasto pubblico. Le cose sono cambiate tre anni fa, quando ha rimesso in piedi la band d’inizio anni ‘70 per un disco intitolato Santana IV magari non perfetto e parecchio nostalgico, ma con un’idea, un suono, un’ispirazione.

Per Africa Speaks, Santana rimescola nuovamente le carte e incide l’anti-Supernatural: zero canzonette facili, nessuna star, né ammiccamenti. È un disco sulle radici africane della musica fuse con latin rock, funk, psichedelia, fusion, rock-blues. La ritmica è irrefrenabile, gli assoli prorompenti, il suono quasi live, com’è nello stile di Rubin. Il tutto è stato inciso in dieci giorni con una band di otto elementi e una novità spiazzante.

Il canto è affidato a Buika, nata a Maiorca da genitori originari della Guinea Equatoriale, vincitrice di un Latin Grammy. È in giro da una ventina d’anni, ha una visione multiculturale della musica e una voce roca, lievemente mascolina, per niente pop, che contribuisce al carattere ruvido del disco.

È vero che mancano composizioni memorabili, ma che piacere riascoltare Santana che suona con fervore, che se ne frega delle regole del pop, che cerca d’indurre in chi l’ascolta uno stato d’eccitamento, di estasi, di trance.

(Claudio Todesco – da Vinyl n.9)

Tracklist

LATO A
Africa Speaks
Batonga
Oye Este Mi Canto

LATO B
Yo Me Lo Merezco
Blue Skies

LATO C
Paraísos Quemados
Breaking Down The Door
Los Invisibles

LATO D
Luna Hechicera
Bembele
Candombe Cumbele