Condividi su

Pixies, Beneath the Eyrie
Infectious Music

voto: ****
Alt-rock

Diciamolo: non ci speravamo quasi più. Perché nonostante lo status e il rispetto, i Pixies postabbandono di Kim Deal ci hanno sempre lasciati un po’ diffidenti.
Li si va a vedere live per sentire i classici della loro golden age, ma i due album pubblicati prima di questo Beneath the Eyrie sono stati – per usare un inglesismo gratuito – disappointing.

Due mezze delusioni belle e buone. Ma con un colpo da maestro (e si spera non di coda), Black Francis e soci si riscattano con questo nuovo lavoro in studio che è di una bellezza tale da far tacere la vocina insistente che ci sussurra «sì ma i Pixies senza Kim non sono i Pixies, dai…».

Beneath the Eyrie è un album dark, ombroso, psichedelico ed esoterico – pur senza rinunciare ai due capisaldi del Pixies sound: la melodia sghemba, ma a presa rapida, e l’alternanza fra calma ed esplosioni.
I due ingredienti grazie a cui la band, nella seconda metà degli anni ’80, divenne un cardine di quel college rock-alt rock che fece da ponte fra l’underground e il mainstream, contribuendo al successo e a ciò che è diventato noto come grunge, per molti versi.

Ovviamente se il vostro orizzonte si ferma alla trilogia Surfer Rosa/Doolittle/Bossanova allora in Beneath the Eyrie troverete poco oltre all’ennesima motivazione per lamentarvi di quanto vi manchino “quei” Pixies.
Ma al netto della nostalgia e del passatismo a ogni costo, questo è uno dei dischi più belli dei Pixies da un bel pezzo – forse anche migliore dell’ormai vintage Trompe le Monde.

(Andrea Valentini)

Tracklist

Lato A

In The Arms of Mrs. Mark of Cain
On Graveyard Hill
Catfish Kate
This Is My Fate
Ready for Love
Silver Bullet

Lato B

Long Rider
Los Surfers Muertos
St. Nazaire
Bird of Prey
Daniel Boone
Death Horizon