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Madonna, Madame X
2 LP, Live Nation/Universal
voto: ***

«Le musiche del mondo sono connesse e rappresentano l’anima dell’universo», ha detto Madonna dopo avere sperimentato le gioie della multiculturalità a Lisbona, dove ha vissuto per due anni.
Ispirata dalla scoperta, ha strutturato Madame X come un viaggio dove influenze provenienti da Brasile, Portogallo, Capo Verde, Giamaica, India, Europa e Stati Uniti sono assorbite in un flusso digitale che molto deve ai suoni e alle tecniche produttive della trap.

In alcune canzoni va sul sicuro, tant’è che I Don’t Search, I Find sembra una versione aggiornata al 2019 di Vogue. In altre si prende alcuni rischi, accostando atmosfere e suggestioni in modo decisamente caotico e spiazzante, come avviene per esempio in Dark Ballet.

È un disco audace? In parte sì. È perfettamente riuscito? No.
È un’opera multiforme e discontinua, con la voce della cantante spesso alterata digitalmente. È un lavoro dall’identità fluida e in questo è perfettamente sintonizzato con il suo tempo.
È anche uno degli album più politicizzati di Madonna, con riferimenti al femminismo, al controllo delle armi, alle discriminazioni d’ogni genere.

«La gente mi dice che debbo star zitta, che potrei essere bruciata», canta a un certo punto, immedesimandosi in Giovanna d’Arco. Ma ci sono anche sesso e ballo: si tratta pur sempre di Madonna.
Attenzione alla tracklist: la versione su doppio vinile contiene due brani in più rispetto a quella standard (Extreme Occident e Looking for Mercy), ma tre in meno rispetto a quella deluxe su doppio Cd.

(Francesco Giordano)

Tracklist

Lato A

Medellín (featuring Maluma)
Dark Ballet
God Control
Future featuring Quavo

Lato B

Batuka
Killers Who Are Partying
Crave (featuring Swae Lee)

Lato C

Crazy
Come Alive
Extreme Occident
Faz Gostoso (featuring Anitta)

Lato D

Bitch, I’m Loca (featuring Maluma)
I Don’t Search, I Find
Looking for Mercy
I Rise