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Luke Lalonde, The Perpetual Optimist
LP, Paper Bag Records
Voto: ****
indie

Sfidate un amico mettendo sul piatto l’ultimo disco di Luke Lalonde e chiedetegli di indovinare in che anni è stato registrato: quasi sicuramente penserà a un reperto vintage o giù di lì.
Già con il brano di apertura (Waiting for the Light to Change) si respira un’aria insolita, considerando le sonorità a cui siamo abituati ora.

Ed è subito chiaro che il frontman dei Born Ruffians – band indie rock canadese nata nel 2004 – con questa seconda prova da solista ci regala un bell’album dal retrogusto “antico”.
The Perpetual Optimist arriva a sette anni di distanza da Rhythmnals e presenta 11 tracce intrise di influenze country e folk. Come Poonchie, un assaggio strumentale di fingerpicking e armonica, Dusty Lime, che rimanda a un Bob Dylan in salsa bluegrass, oppure ancora Go Somewhere, Two Minutes to Midnight o la title track.

A proposito del titolo, l’intenzione solare e ottimista è soltanto apparente, perché queste sono canzoni che narrano il caos in cui versa attualmente l’umanità e che lasciano emergere una preoccupazione per il futuro del mondo.
“Ci sono tante cose brutte che succedono là fuori”, ha dichiarato Luke. La nostra fortuna è che la sua musica, per un po’, ce le fa dimenticare.

(Daria Croce)

Tracklist

Waiting for the Light to Change
Poonchie
The Perpetual Optimist
Dusty Lime
Ru
Go Somewhere
Any Day Now
(not my) Spiritual Guide!
La Terre Vivra
Two Minutes to Midnight
Winners & Losers