Condividi su

Glen Hansard, This Wild Willing
etichetta: Anti
2 LP
voto: 4

Lui è il cantautore più bravo in circolazione, non c’è dubbio: Glen Hansard torna con il quarto disco solista, ed è un capolavoro.
Non fatevi ingannare dalla prima canzone: il fruscio di sottofondo è un effetto della registrazione, non è la puntina che gracchia, e il brano è cupo, quasi ipnotico. Ma già da Don’t Settle il disco si apre, con ballate, crescendo, citazioni di world music, senza dimenticare le sue origini irlandesi.

Negli album solisti precedenti, Glen si era dedicato soprattutto al celtic soul – sulla scia di uno dei suoi maestri spirituali, Van Morrison. Qua invece spazia, fino a creare un sound personale che talvolta ricorda Bon Iver (la voce filtrata di Fools Game), altre volte gioca con il folk (Mary) o diviene semplice e magnifico cantautorato (Who’s Gonna Be Your Baby Now).

Ma alla fine è solo lui, con una personalità unica nella scrittura e nell’interpretazione: ci sono cinque canzoni che viaggiano tra i cinque e i sette minuti, perché la sua è musica libera, che ha bisogno di spazio, senza limiti espressivi. La cosa che colpisce di Hansard è che non smette di stupire: This Wild Willing è l’opera più matura e completa di un grande. E sui palchi la sua musica è, se possibile, ancora più intensa che nel microsolco di questo doppio vinile trasparente.

(Giampiero Di Carlo)

La tracklist

Lato A

I’ll Be You, Be Me
Don’t Settle
Fool’s Game

Lato B

Race To The Bottom
The Closing Door
Brother’s Keeper

Lato C

Mary
Threading Water
Weight Of The World

Lato D

Who’s Gonna Be Your Baby Now
Good Life Of Song
Leave A Light