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Franco Battiato, Fetus
In edicola dal 22/07/2019
Collana: Prog rock italiano

Nato in provincia di Catania nel 1945, Franco Battiato si trasferisce a Milano verso la metà degli anni Sessanta, in cerca di fortuna. Vorrebbe fare il cantautore e grazie all’amicizia con Giorgio Gaber ottiene un contratto discografico. Incide qualche singolo, ma le sue composizioni non fanno presa, ancorate a un suono melodico classicamente italiano senza particolari qualità. Decisivo è l’incontro con il grafico Gianni Sassi, che intuisce il suo potenziale e ne diventa manager.

L’esordio della seconda fase della carriera di Battiato è quindi questo Fetus. La copertina (censurata) è la  fotografia di un feto, ideata da Sassi, e il disco mostra un artista sperimentale e minaccioso, privo di riferimenti pop, impegnato a sfruttare al massimo il sintetizzatore VCS3.

Un album incredibilmente moderno, per un autore che fino a poco tempo prima scriveva canzoni normali. Tra l’immagine scioccante in copertina e un viaggio sonoro profondo, l’artista siciliano chiarisce: “Con Fetus ho tentato di dare una dimensione umana a un problema, anzi a una situazione, che è costantemente presente nell’uomo: accorgersi dell’esistenza, dell’immanenza di un infinito sopra e attorno a noi”.

Tracklist

Lato A
Energia
Fetus
Una cellula
Cariocinesi
Fenomenologia

Lato B
Meccanica

Anafase
Mutazione

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