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Devendra Banhart, Ma
Nonesuch
voto: ****

Che delizia il modo in cui Devendra Banhart porge le parole. Che gioia il tono riflessivo, ma mai lagnoso. E che goduria gli intrecci miniaturizzati di violini, flauti, pianoforte, chitarre, sassofono.
I riferimenti musicali del nuovo album di Devendra Banhart sono tutti entro il perimetro del mondo del vinile. Il suono della batteria di Kantori Ongaku e la melodia di Will I See You Tonight? sembrano un omaggio a J. J. Cale.

Taking a Page cita So Far Away di Carole King, che è perciò accreditata come coautrice.
La voce femminile di Will I See You Tonight? è quella di Vashti Bunyan, che porta al disco il contegno e la saggezza del folk di cinquant’anni fa.
Per non dire del valzer Memorial, che sembra un calco da Leonard Cohen.

Gli arrangiamenti architettati da Noah Georgeson, con il loro equilibrio fra pieni e vuoti, fra parti musicali colorite e magnifici silenzi, ricoprono il disco d’una patina senza tempo.
Devendra Banhart, hippie postmoderno che piace agli hipster, ha trovato nelle canzoni di Ma il giusto compromesso fra l’originalità del suo stile freak e la piacevolezza di arrangiamenti e melodie.

È quasi un concept. Nei testi, Devendra si misura spesso con il concetto di maternità, offre varie riflessioni sulla morte, si rivolge al figlio che non ha e che forse mai avrà. Ma non è un disco pesante, né greve.
È delicato, tenero, colorito. Si canta di morte per celebrare la bellezza dell’esistenza.
È Devendra che guarda la vita farsi e svanire con sguardo candido e stupito.

(Claudio Todesco)

Tracklist

Lato A

Is This Nice?
Kantori Ongaku
Ami
Memorial
Carolina
Now All Gone

Lato B

Love Song
Abre Las Manos
Taking a Page
October 12
My Boyfriend’s in the Band
The Lost Coast
Will I See You Tonight? (featuring Vashti Bunyan)