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Bruce Springsteen, Western Stars
2LP, Sony Music
voto: ***

Bentornato, Boss. Sì, lo sappiamo, Bruce Springsteen è stato iperattivo in questi anni: ristampe, tour con la E Street Band, lo spettacolo a Broadway.
Ma Western Stars è il primo album in studio in cinque anni. Ed è un disco a tema, nonché forse la sua miglior prova dai tempi di The Rising.

Un album su cui ha lavorato diversi anni, partendo da un’idea: il tributo al pop orchestrale americano di anni ’60 e ’70.
In questi solchi si sentono Jimmy Webb, Glen Campbell, persino Burt Bacharach (i fiati di The Wayfarer), Nilsson (Hello Sunshine ricorda il classico Everybody’s Talking, brano di Fred Neil da lui reso famoso nella colonna sonora di Un uomo da marciapiede).

Ma è Springsteen, anche se a questo giro non c’è la E Street Band e se la voce viene spesso usata con un vibrato alla Roy Orbison (un suo mito, citato già nei versi di apertura di Thunder Road).
Tutte queste fonti sono rielaborate in maniera personale, in un suono esplorato occasionalmente in alcuni album degli anni Zero, come in Girls In Their Summer Clothes (da Magic, 2007) e qua portato a compimento in canzoni come Sundown.

E poi ci sono le storie: non è un disco country, come la copertina lascia supporre. Si parla anche di cowboy, ma le storie sono soprattutto il racconto di un’America che non c’è più, di personaggi che si muovono in spazi aperti, tra amore e voglia di viaggiare.
In poche frasi Springsteen costruisce figure che cercano la loro strada e la speranza, che tentano di non venire schiacciate dalla vita. Sì, è pure un disco politico, pur senza citare direttamente avvenimenti di attualità. Bentornato, appunto.

(Paolo Panzeri – da Vinyl n.9)

Tracklist

Lato A

Hitch Hikin’ 
The Wayfarer
Tucson Train

Lato B

Western Stars
Sleepy Joe’s Café
Drive Fast (The Stuntman)

Lato C

Chasin’ Wild Horses
Sundown
Somewhere North of Nashville
Stones

Lato D

There Goes My Miracle
Hello Sunshine
Moonlight Motel