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Brian Fallon, Local Honey
Lp, Lesser Known Rec
voto: 3
genere: Rock

Terzo album solista per l’(ex?) leader dei Gaslight Anthem. Una decina di anni fa la band sembrava uno dei nomi di punta del nuovo rock americano, poi si sono fermati nel 2015, e riuniti estemporaneamente nel 2018. Fallon ha continuato da solo, faticando a trovare una propria chiave in Painkillers (2016), Sleepwalkers (2018), che non erano né carne né pesce, né rock’n’roll né cantautorato.

Forse l’ha trovata, ora: Local Honey si allontana in maniera definitiva dal suono della band, puntando sulla forza della sua scrittura, con canzoni molto essenziali senza essere scarne.

In brani come 21 Days Fallon non rinuncia ad un tono epico e Springsteeniano, che era la base dei Gaslight Anthem, solo che ora si rifà al Boss più intimo e acustico.

Local Honey contiene piccoli e stupendi affreschi come Vincent, con un incipit da incorniciare, con tanto di citazione della canzone di Dolly Parton: «My name is Jolene, but I hate that song, I was baptized in a river when I was young».

Pochi strumenti: chitarre acustiche, qualche volta il piano, ritmiche appena accennate. Tutto a servizio delle canzoni e di uno che le sa scrivere, nel solco della migliore tradizione dei singer-songwriter statunitense. Se siete amanti del genere, è consigliatissimo.

(Gianni Sibilla)

Tracklist

When You’re Ready
21 Days
Vincent
I Don’t Mind (If I’m With You)
Lonely For You Only
Horses
Hard Feelings
You Have Stolen My Heart