Condividi su

Banco, …di terra
Vinile in edicola dal 11/05/2020
Collana: Prog rock italiano

Il settimo album del Banco esce nel 1978, a due anni di distanza da As in a Last Supper. Il gruppo lo realizza con l’ausilio dell’Orchestra del Conservatorio di Santa Cecilia diretta da Antonio Scarlato.

Vittorio Nocenzi, al quale si deve l’intero lavoro orchestrale, ancora oggi lo definisce l’album più bello e coraggioso che abbiano mai registrato, considerato, inoltre, che in quegli anni in Italia arriva la disco music: «Cassa in quattro e via andare, nascono i Dj come alternativa ai musicisti e noi registriamo il disco più difficile della nostra carriera!».

Si tratta senza dubbio di una scelta controcorrente, in pieno stile Banco, ma Vittorio tiene a precisare che «però, come spesso succede in casi simili, quest’album, incosciente e ardito, ha sulla coscienza centinaia di persone che hanno scelto di fare i musicisti e iscriversi al conservatorio. Fu esaltante concepire e scrivere un’unica partitura per gli strumenti di una rock band e per quelli di un’orchestra sinfonica, un lavoro massacrante e meraviglioso al tempo stesso».

Nocenzi ricorda, inoltre, le nottate passate ad orchestrare le composizioni con il maestro Antonio Scarlato o le registrazioni in studio con i musicisti dell’orchestra: «Furono tutti molti impegnati, perché noi fuggivamo il manierismo classico scontato, il rock and roll o l’orchestra da festival di Sanremo: i nostri modelli di riferimento erano Stravinskij, Bartók e Musorgskij».

Tracklist

Lato A

Nel cielo e nelle altre cose mute
Terramadre
Non senza dolore
Io vivo

Lato B

Né più di un albero non meno di una stella
Nei suoni e nei silenzi
Di terra

Abbonati alla collana Prog Rock Italiano di De Agostini.

Scopri i migliori album della leggendaria era del progressive rock made in Italy con una collezione di 60 album originali imperdibili, su vinile da 180 grammi.