Condividi su

Nuove rivelazioni sul disastroso rogo che colpì parte degli Universal Studios di Hollywood nel 2008. Come già riportato, le fiamme hanno distrutto un ingente patrimonio in forma di master audio originali.

Fra le registrazioni andate perdute, secondo la prima tornata di informazioni, ci sarebbero incisioni di grandi nomi del calibro di Buddy Holly, John Coltrane, Etta James, Al Green, Ray Charles, Elton John, B.B. King, Nirvana, Snoop Dogg, Chuck Berry, Tom Petty, Joan Baez, Nine Inch Nails, Neil Diamond, Cat Stevens, Eric Clapton e R.E.M.

Ora, stando a un nuovo articolo del New York Times, la lista si allunga.
A quanto pare, sono andati perduti anche molti master di artisti fra cui Who, Police, Dolly Parton, Iggy Pop, Weezer, Blink-182, Beck, Common, Temple of the Dog, Audioslave, Sonic Youth, Primus, Boston, Cher, Sublime, Wallflowers, Limp Bizkit, Damned, Chaka Khan e il maestro Ennio Morricone.

Sembra sempre più pertinente, dunque, la definizione di “11 settembre della musica” che alcuni commentatori hanno coniato apprendendo dell’evento.

Oltre alla perdita di materiale prezioso e impossibile da recuperare, Universal dovrà molto probabilmente affrontare anche delle azioni legali da parte degli artisti coinvolti – che sicuramente si attiveranno per avere quantomeno un risarcimento adeguato.

Recentemente, a questo proposito, hanno iniziato a muoversi i management di Soundgarden, Hole e Steve Earle, nonché le fondazioni che amministrano le eredità di Tupac Shakur e Tom Petty. Minacciano una class action e, secondo le prime indiscrezioni, la somma totale richiesta come risarcimento ammonterebbe a 100 milioni di dollari.

[Foto © Heinrich KlaffsCreative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic]