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La censura ai tempi di Facebook: nel mirino del social network di Zuckerberg è finita nientemeno che la copertina di Houses Of The Holy dei Led Zeppelin.

L’illustrazione del quinto album in studio di Robert Plant e soci, del 1973, venne realizzata da Aubrey Powell, dello studio Hipgnosis che aveva già firmato diverse copertine dei Pink Floyd. Il grafico si ispirò al romanzo Le guide del tramonto di Arthur Charles Clarke, pubblicato nel 1952. Realizzò poi un fotomontaggio inserendo alcuni bambini, nudi, sulle pietre del Selciato del gigante, in Irlanda del Nord.

L’immagine, in poche parole, andrebbe a violare alcuni standard di Facebook che impediscono la pubblicazione di contenuti inerenti la pornografia infantile. Pertanto, i filtri del colosso dei social media, decontestualizzandola e non riconoscendola come copertina di un disco degli Zeppelin, potrebbero averla bloccata.

Tuttavia, appurato che si tratta di un’opera artistica, Facebook sembra aver fatto un passo indietro.

A dichiararlo, un portavoce del social network a UltimateClassicRock: «Come spiegano gli standard della nostra community, non permettiamo la pubblicazione su Facebook di immagini di bambini nudi. Tuttavia, sappiamo che quella di cui stiamo parlando è un’immagine di valenza culturale. Stiamo pertanto ripristinando i post che abbiamo rimosso».