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Già nell’agosto del 2019 era circolata voce – confermata da Cristiano Godano stesso – dell’uscita imminente di un suo album solista. Nei nove mesi abbondanti trascorsi, evidentemente, le cose hanno preso un’altra piega e il disco non si è visto: giunge però ora la notizia dell’arrivo di questo lavoro nel mese di giugno 2020.

Godano, infatti, ha ufficialmente comunicato che la sua prima prova in studio senza i Marlene Kuntz sarà disponibile a partire dal 26 giugno 2020.

Il titolo e i dettagli

Il disco si chiamerà Mi ero perso il cuore, i brani sono stati registrati già da tempo e – come intuibile – la pandemia ha rallentato ulteriormente l’uscita. Il tutto è accompagnato da un booklet con diverse fotografie del blasonato fotografo musicale italiano Guido Harari – che nella sua carriera ha ritratto praticamente tutti i big internazionali e non.

E’ già possibile preordinare il disco, anche in varie combinazioni bundle. Mi ero perso il cuore sarà disponibile in entrambi i formati classici. Quindi CD e doppio vinile (autografato) – quest’ultimo costa 34,52 euro escluse commissioni e spese postali.

Il primo singolo estratto da questo album solista sarà condiviso il 29 maggio. Nessuna tracklist è stata, al momento, diffusa.

Il messaggio di Godano

Cristiano, sui suoi social, ha scritto ai fan:

“Mi ero perso il cuore. È questo il titolo del mio disco solista. Uscirà il 26 giugno, ed è una scelta coraggiosa. Ho riflettuto molto su cosa fare in tutto questo tempo, e a un certo punto, riportandomi con la memoria ai giorni più brutti del Covid (non che ora sia tutto roseo…), ho ricordato quanta empatia ricevevo da voi coi miei post a volte smarriti, a volte fragili, sempre coraggiosi nel non tacere il sentimento della paura e della vulnerabilità. E percepivo un forte desiderio da parte di tutti voi di poesia e bellezza, per rifugiarvisi e tentare di uscirne migliori”.

Continua: “‘Ebbene’, riflettevo, ‘tutto ciò è il mio disco, anche se è stato fatto un anno fa! E queste mie canzoni solitarie potrebbero essere uno specchio dove potersi riconoscere, per cercare qualcosa di più importante dell’inconsistenza della vacua promessa che andrà tutto bene’. E mi è sembrato bello confidare nella potenza di tale possibilità, cercando di farvela arrivare con le parole che sto scrivendo per voi e che state leggendo. Ora tocca a voi: fatemi capire che non è uno sbaglio uscire in piena pandemia. Sostenetelo, compratelo (e fatelo comprare a chi sapete che potrebbe apprezzarlo… convincetelo), e condividete, e portatevelo infine a casa col suo libretto pieno di fotografie del miglior fotografo italiano di sempre nell’ambito del rock, Guido Harari”.