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Quest’anno si celebrano i 50 anni dall’uscita dell’esordio su 33 giri dei Black Sabbath – l’omonimo album uscito nel 1970 (il 13 febbraio in UK e il primo giugno negli USA).

La band originaria di Birmingham ha concluso il proprio tour di addio con un live nella propria città natale il 4 febbraio del 2017. Un modo per mettere la parola fine alla band e salutare i milioni di fan che l’hanno fedelmente seguita per cinque decenni. Eppure a quanto pare c’è uno spiraglio per un ritorno.

E’ proprio il chitarrista Tony Iommi a dimostrarsi possibilista di fronte all’idea di una reunion del gruppo. Lo ha dichiarato ai microfoni di SiriusXM, durante lo show Trunk Nation, dicendo di non avere preclusioni di fronte all’idea di suonare nuovamente coi vecchi compagni. “Credo che sarebbe una buona cosa, se potessimo farlo”, ha spiegato Iommi. “La parte più difficile è che data la fama dei Black Sabbath nno sarebbe possibile fare un concerto e basta. Bisognerebbe come minimo organizzare un tour di un anno o 18 mesi […]. Ma non sono contrario a fare nulla; solo vorrei fare le cose in maniera diversa”.

Il guitar hero ha anche aggiunto: “E’ stato bello andare in giro e fare un tour di addio. Ma a dirla tutta la cosa non mi faceva sentire molto bene, perché l’addio è stato praticamente una mia scelta e colpa mia. Perché in quel periodo per me continuare a suonare dal vivo non era praticabile fisicamente, per me”. Si riferisce al linfoma diagnosticatogli nel 2012 e contro cui ha lottato per anni, uscendo vittorioso dalla battaglia. Le lunghe terapie e la malattia l’avevano indebolito, per cui nel 2017 la vita on the road gli risultava particolarmente pesante.

Cosa abbia in mente quando parla di fare le cose “in maniera diversa” non è chiaro, ma è un ottimo segnale che ci sia volontà di tornare. Durante il lockdown per il Coronavirus pare che Iommi si stia sentendo molto spesso con Ozzy Osbourne, fatto che alimenta ulteriormente le speranze.