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Nell’estate del 1979 il Francesco e Lucio inanellano una lunga serie di date, portando il cantautorato negli stadi e inaugurando un nuovo capitolo della musica italiana

[articolo di Andrea Valentini originariamente pubblicato su Vinyl n.9 – luglio/agosto 2019]

La prima metà degli anni Settanta l’Italia, per la musica dal vivo, non è decisamente un ambiente salutare: gli incidenti in occasione del live dei Led Zeppelin (a Milano nel 1971), di Lou Reed a Roma e di Carlos Santana (ancora a Milano: nel 1975 è costretto a interrompere il concerto per il lancio di molotov sul palco) tengono lontani i grandi artisti dalla Penisola. E poi ci sono i processi ai cantautori, accusati di suonare solo per soldi e spesso sottoposti al giudizio di una sorta di tribunale del popolo che vorrebbe concerti gratuiti o biglietti a prezzi simbolici.

Estate 1979

In questo clima di tensione (che riflette un momento di grave inquietudine a livello socio-politico: i cosiddetti “anni di piombo”), nell’estate del 1979 Lucio Dalla e Francesco De Gregori – dopo avere collaborato per il singolo Come fanno i marinai – s’inventano un tour congiunto negli stadi italiani, nel tentativo di dare un segnale di rottura. Il messaggio arriva forte e chiaro, facendo registrare un’affluenza di pubblico senza precedenti e fugando tutte le perplessità iniziali di Dalla, che temeva di sfigurare, nella dimensione live, fianco a fianco con un artista tanto affermato.

De Gregori stesso avrebbe poi dichiarato: «Eravamo come in una bolla di inconsapevolezza. Io non sentivo di avere avuto nessuna promozione rispetto ai concerti che facevo da solo, dove poi venivano 3-4.000 persone. Nulla a che vedere con le 50.000 che certe sere Banana Republic richiamava».

Il cast

Sul palco ci sono alcuni musicisti all’epoca sconosciuti, ma destinati a grandi cose: Rosalino Cellamare (alias Ron, arrangiatore dei brani del concerto, corista e chitarrista), Gaetano Curreri e – con lui – tutti quelli che sarebbero divenuti gli Stadio. In particolare la band di Curreri suonava di supporto a Dalla mentre De Gregori era accompagnato dai Cyan (ex Cyan 3).

Da questa serie di date vengono tratti un fortunato album dal vivo (Banana Republic, pubblicato prima della fine del tour) e un film-concerto diretto da Ottavio Fabbri – con interviste e scene di backstage a corredo. Quest’anno, inoltre, è uscito un bel libro intitolato Banana Republic 1979. Dalla, De Gregori e il tour della svolta, firmato da Ferdinando Molteni per Vololibero Edizioni, che racconta in dettaglio tutti i retroscena e gli eventi legati a questo momento speciale.

[Foto: Wikimedia – pubblico dominio per copyright è scaduto, secondo la Legge 22 aprile 1941 n. 633 e successive modificazioni]

DE GREGORI IN TOUR

L’estate 2019, per Francesco De Gregori, è all’insegna del suo tour De Gregori & Orchestra –  Greatest Hits Live. Il cantautore, accompagnato da una grande orchestra, presenta i suoi più grandi successi per la prima volta in un contesto sinfonico. L’orchestra, composta da quaranta elementi, ha come nucleo centrale lo Gnu Quartet (Raffaele Rebaudengo, Francesca Rapetti, Roberto Izzo e Stefano Cabrera).

 

Questo è il calendario delle date rimanenti:

 

16 luglio Firenze, Piazza SS. Annunziata – Musart Festival
21 luglio Fasano, Piazza Ciaia
23 luglio Soverato, Summer Arena
25 luglio Palermo, Teatro di Verdura
20 settembre Verona, Arena