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Chiunque abbia un minimo di passione per il vinile si è per forza imbattuto in siti, cataloghi e liste di vendita. Quasi sempre – a meno che non si tratti di dischi nuovi di zecca – i singoli pezzi sono valutati in base a criteri piuttosto oggettivi che ne influenzano il valore in funzione di due categorie fondamentali: rarità e condizioni.

E’ proprio sui criteri per determinare le condizioni di un disco che vogliamo brevemente soffermarci, in modo da sciogliere eventuali dubbi o interrogativi residui. Questo perché è importante conoscere le specifiche in modo da poter valutare gli acquisti e sapere cosa aspettarci.

Il gergo della valutazione

Mint: si definisce “mint” (M) un disco perfetto sotto ogni punto di vista. Non è mai stato suonato e nei casi migliori è addirittura ancora sigillato dalla pellicola originale. I dischi in condizioni mint sono quelli senza il minimo difetto, il top della gamma, per cui questo tipo di valutazione va usato con parsimonia e solo nei giusti casi (soprattutto nel mercato dei dischi usati).

Near Mint: indica un disco vicino alla perfezione o comunque in ottime condizioni. Spesso non è mai stato suonato, non mostra comunque segni evidenti sulla superficie (né sulla copertina)e durante la riproduzione non saltà, no si incanta e non crepita. Molti dei venditori più professionali utilizzano il near mint (NM) come grado massimo della scala di valutazione, visto che verosimilmente un disco davvero perfetto è quasi impossibile da trovare, soprattutto se parliamo di usati e di pezzi di vari decenni fa.

Very Good Plus: dischi in condizioni molto buone, solitamente valutati la metà rispetto ai near mint. Un disco very good plus (VG+) è stato suonato, ma è stato trattato con cura. Spesso mosta qualche difetto estetico, ma è perfetto in fase di riproduzione.

Very Good: i dischi very good (VG) di norma sono valutati il 25% del prezzo dei near mint. Possono presentare rumori durante la riproduzione (percepibili nelle parti più calme), segni di usura per il numero elevato di ascolti, copertine non perfette e qualche graffio.

Good/Good Plus: valutati il 10-15% rispetto ai near mint, i good/good plus (G/G+) presentano rumori evidenti durante la riproduzione, ma non saltano o si incantano. Sono dischi vissuti, che hanno girato molto sui piatti, con graffi e copertine segnate e un po’ rovinate, ma ascoltabili.

Poor/Fair: valgono fra il nulla e il 5% rispetto ai dischi near mint in quanto presentano rotture, crepe, graffi profondi, deformazioni o scheggiature. Durante l’ascolto saltano o si incantano. Sono sostanzialmente quasi inservibili.