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Quasi tutti (diciamo tutti) – dai neofiti ai più esperti – si fanno periodicamente la stessa domanda: “Quanto vale la mia collezione di vinile?”.

A domanda così semplice, come spesso accade nella vita, non consegue una risposta altrettanto semplice. Perché valutare una collezione, specialmente se corposa e/o variegata, può essere un task titanico e con margini di errore enormi – dovuti a variabili a volte molto volatili. Ad esempio la più classica intersezione fra domanda e offerta, che può cambiare all’improvviso. Poi le effettive condizioni dei dischi, che influenzano enormemente il loro valore. Non ultima la certezza di essere in possesso di stampe originali o edizioni di valore – dettaglio che va verificato utilizzando tutte le info che si trovano online in vari siti dedicati ai collezionisti.

Una volta chiare, se non altro, le condizioni di dischi e la tipologia di edizione, occorre iniziare il lavoro di valutazione. La Rete viene in aiuto con alcuni siti che monitorano le quotazioni e aggregano i dati per dare risultati il più attendibili possibile. Ecco alcune alternative (nota: sono in lingua inglese)

Popsike

Iniziamo da Popsike.com, sito gratuito per un certo numero di ricerche (non poche, a onor del vero). Poi viene richiesta una prima iscrizione sempre gratis, ma superata un’altra soglia di ricerche occorre abbonarsi con 35 dollari all’anno. Le quotazioni vengono indicate in base a uno storico di aste tenute online.

Si presenta così:

Gripsweat

Esiste poi, Gripsweat, ancora basato sullo storico di aste online, con dati aggiornati quotidianamente. Nel database vengono considerate solo le aste che abbiano avuto almeno un’offerta – e non inferiore ai 15 dollari.

Questo il look del sito:

Rootsvinylguide

Sempre sul medesimo meccanismo si basa Roots Vinyl Guide – che analizza i prezzi di vendita di aste tenute su eBay. Anche in questo caso, vengono tracciate solo le aste che hanno avuto almeno un offerente. Inizialmente nato come database per appassionati di musica roots e reggae, ora abbraccia tutti i generi.

Si presenta in questo modo:

Discogs

Esiste poi, se siete membri della community di Discogs, il tool My Collection, che consente addirittura una valutazione in blocco.

Si tratta di uno strumento implementato nell’app e nella versione desktop del sito, che valuta la vostra collezione di dischi in maniera automatica, fornendo un valore in tre fasce: minima, mediana e più alta. il tutto è basato sui prezzi delle transazioni dei dischi su Discogs.

Attenzione però: dovrete avere inserito tutti i dischi della vostra collezione (o quelli che volete valutare in gruppo) nel vostro profilo – indicando la giusta stampa, le condizioni e tutti i dettagli richiesti per l’identificazione di un disco.

Questo è il look – tipico di Discogs: