Condividi su

Pessime notizie per la comunità degli amanti del vinile e dei dischi in generale: chiude, infatti Mariposa, storico negozio milanese.

Mariposa dischi, con sede nel sottopassaggio della metro di Milano presso la fermata Duomo M1, all’interno della Galleria Radegonda, aveva aperto nel 1985. Da subito era divenuto un caposaldo per tutti gli appassionati di rock alternativo, metal e altri generi “estremi”. Inoltre lì ci si ritrovava a fare coda per acquistare biglietti dei concerti, in era pre-Internet.

Mariposa aveva anche una sede più ampia in Corso di Porta Romana, ma già dagli anni Zero aveva chiuso, trasformandosi poi in un bar caffè (sempre col nome Mariposa) dedito a colazioni, aperitivi et similia.

La notizia della chiusura – o meglio, della non riapertura dopo il lockdown per la pandemia di Coronavirus – è stata comunicata via social con poche parole: “purtroppo è vero” hanno risposto gli admin della pagina Facebook ai commenti di chi chiedeva lumi. Niente annunci ufficiali – almeno per ora – ma una conferma che pare inappellabile.

Sicuramente il settore della vendita di supporti musicali fisici da anni non è un paradiso – la crisi ha mietuto centinaia di vittime, anche illustri, a livello di negozi e punti vendita. E a dare un altro duro colpo è giunta la chiusura forzata, imposta dal programma per contenere i contagi da Covid-19.

Ora, a parte la tristezza per un’ennesima perdita, resta qualche polemica sui social. Molte infatti sono le voci che lamentano come i commenti di cordoglio siano spesso di persone che non frequentavano e/o supportavano più il negozio da anni, perché abituati a comprare online o altro. Questione spinosa, decisamente. Ma in realtà è comprensibile che molti soffrano anche solo per la fine di quello che è un luogo che evoca ricordi. Magari legati a una giovinezza vissuta negli anni Ottanta e Novanta.