Condividi su

[Articolo pubblicato su Vinyl n.4]

Nel 1968 Janis Joplin e i Big Brother and the Holding Company scelgono come immagine di copertina del loro nuovo album una foto che li ritrae tutti insieme su un grande letto, nudi. Lo scopo è chiaro: scandalizzare il perbenismo da cui loro, e l’intera comunità hippie di cui fanno parte, stanno fuggendo. Il perbenismo della Columbia Records, però, impedirà questo affronto.

I Big Brother e soprattutto Janis Joplin non si danno per vinti. Janis si rivolge di sua iniziativa al suo artista preferito, Robert Crumb, genio del fumetto che nell’America degli anni ’60 sta vivendo la sua stagione più felice. Tra le sue creazioni più famose Fritz the Cat, Mr. Natural, Honeybunch Kaminski, Keep on Truckin’ e tanti altri ancora.

Nato nel ’43 e arrivato a San Francisco nel ’66, Crumb compie all’interno del mondo del fumetto quello che Janis sta facendo nella musica: sfidare la cultura dominante e i suoi limiti per liberare tutta la forza della sua creatività underground e psichedelica.

L’America di Crumb è scapestrata e alternativa come quella che esce dalle voci più in voga del blues psichedelico della metà degli anni ’60 e l’artista propone così una tracklist a fumetti dell’album, sotto forma di un mandala tutto giocato sul filo dell’ironia implicita nel contrasto tra il senso letterale e figurato dei titoli dei brani e il segno grafico che li rappresenta.

Partendo in senso orario in alto a sinistra, si inizia con il ritratto della stessa Janis. Seguono il gigantesco numero due rosso per Combination of the Two, il ritratto della cantante in posa sexy per I Need A Man To Love, la “mammy” nera con il bambino in fasce per Summertime, l’uomo che si mangia il cuore per Piece of My Heart, una Janis che si sgola urlando il suo nome, affiancata da una veduta di San Francisco e seguita da Sam Houston Andrew III con uno stuolo di biondine.

Il mandala prosegue con la facciata del Barney’s Beanery (un locale di San Francisco molto amato da Janis, nonché luogo del suo ultimo pasto prima di morire), una immaginaria platea del Fillmore, in cui Crumb nasconde vari personaggi del mondo dei fumetti (spunta anche un Topolino in basso a destra), una scenetta di disagio e fattanza con Peter S. Albin e Dave Getz, il ritratto in stile hippie mistico di James Gurley con un occhio solo, la tartaruga che legge il programma delle corse di Turtle Blues, la coppietta innamorata per Oh, Sweet Mary e, infine, la Janis al centro in abiti da carcerata con la palla incatenata al piede per Ball and Chain.

Crumb ci infila anche se stesso: è il personaggio in alto a sinistra in abiti indiani, in un disegno originalmente pensato per la canzone Harry Krishna, poi esclusa dal disco prima della pubblicazione. Qui, secondo la leggenda (ormai non più verificabile), in alcune prime stampe di Cheap Thrills si leggevano ancora in trasparenza i caratteri maiuscoli “HARRY KRISHNA! (D. GETZ)”.

L’angolo in basso a destra è riservato al bollino degli Hell’s Angels di Frisco con la scritta “approved by”, un tributo voluto da Janis, molto amica di quella famosa gang di motociclisti (dimostrazione di come gli opposti spesso si attraggono) che la scortavano anche nei suoi concerti.

Crumb confeziona questo mandala per il retro della cover, ma Janis se ne innamora a tal punto da volerlo sul fronte. Anche per questo le vorremo sempre bene.