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Analogico, retro, concentrato sul sound design: il DJ set di qualità rilanciato da Francesco Del Maro sul litorale laziale sta già viaggiando in giro per l’Italia. Breve intervista a un imprenditore musicale che ha utilizzato la sua storia d’amore con il vinile per un salutare sabbatico e la riscoperta di un genere.

[articolo originariamente pubblicato su Vinyl n.9 – luglio/agosto 2019]

Francesco Del Maro è un imprenditore romano che lavora nell’industria musicale da 25 anni. E’ l’ideatore di Hit Week (www.hitweek.it, un festival che porta in giro per il mondo il Made in Italy attuale e moderno, con i live degli artisti italiani più importanti); è organizzatore di concerti internazionali come i tour mondiali di Luciano Ligabue, Gigi D’Alessio, Max Gazzè, Ermal Meta, Afterhours e Emma tra gli altri; coordina dal 2014 la presenza italiana e tutte le attività al SXSW di Austin ed ha organizzato vari showcase di artisti italiani all’interno dei Billboard Latin Awards 2016, 2017 (a Miami), 2018 e 2019 (a Las Vegas).

Che rapporto hai con il vinile? Quali sono i tuoi ricordi più remoti in merito?
Per me il vinile nel 2019 rappresenta quello che definisco la perfezione dell’imperfetto. E’ la prosecuzione di un amore iniziato a metà anni ‘70 quando i miei genitori mi regalarono il primo mangiadischi portatile, mangiadischi che al primo compleanno utile diventò un giradischi di cui non ricordo la marca… Passavo da “Colpa di Alfredo” di Vasco Rossi a “Certi Momenti” di Pierangelo Bertoli, ma mi ricordo anche che rimasi colpito nel 1981 dalla potenza di “For Those About Rock” degli Ac/Dc e anche meravigliato dal primo disco 12 pollici (i cosiddetti dischi mix) che, nello specifico, era “Music and lights” degli Imagination.

Mi ricordo il piacere fisico di avere per le mani dischi come l’omonimo dei Black Sabbath e di scoprire artisti come i Thin Lizzy (una delle band più sottovalutate ma allo stesso modo fondamentali della storia del rock). E ricordo giornate di air guitar con le racchette da tennis interrotte dall’emozione settimanale che provavo davanti a negozi di dischi di Roma come Millerecords, Revolver o Disfunzioni Musicali all’arrivo degli scatoloni con i nuovi arrivi… compravo quello che potevo e mi inventavo qualsiasi tipo di mini attività per avere soldi per la migliore e più salutare delle droghe: la Musica. Intorno al 1984, adolescente, avevo sia un Technics Slb22 a cinghia sia un amplificatore Marantz che ho ancora da qualche parte…

Come è nato il ritorno di fiamma per il vinile?
Negli ultimi due anni mi sono accorto che l’intensità del lavoro mi stava allontanando dalla parte più bella: l’ascolto, la scoperta e/o la riscoperta della musica stessa. Era da un po’ che mi girava per la testa un’idea, ma ogni volta subentrava qualche impegno ed il mio piccolo progetto passionale rimaneva lì.

Poi ho riscoperto in cantina i miei amati “giradischi” Technics 1200 che, insieme ai miei oltre 5000 vinili, hanno tirato definitivamente fuori la voglia di andare oltre l’ascolto personale. Così in breve tempo è nato Body Funk, un viaggio musicale sulla storia della house e funk music mondiale attraverso dj set unici e set elettroacustici: a Fregene, dal 2 giugno al Coqui Beach ogni domenica dalle 18.00 è in programma un appuntamento fisso nel segno dell’eccellenza assoluta, dalla musica alla cultura del food & beverage di qualità, dal suono impeccabile di K-array che si occuperà del sound design di Body Funk ad artisti e amici d’eccezione che si paleseranno via via….

Per chi è stato concepito Body Funk?
E’ dedicato principalmente ad un pubblico over 30, ma in questi giorni anche molti under 30 ci stanno contattando per saperne di più. E’ un’idea nata fuori da ogni logica commerciale, da qualsiasi velleità di business ma solo per il puro piacere di fare qualcosa con il cuore ed in un contesto unico, come lo stabilimento balneare del Coqui Beach, vicino Roma nel posto che mi piace di più. Ovviamente tutto ‘sto casino perché insieme a Dj internazionali ed italici “veri”, il Dj lo rifarò anche io…! Insomma, come diceva il buon Jep Gambardella, quando possibile, non voglio più perdere tempo a fare cose che non mi va di fare…..non per niente l’ho preso in prestito come driver della comunicazione.

Body Funk non è una discoteca, non ci sono Pr, non si vendono ingressi o prenotazioni, non esistono privé. Partito come appuntamento settimanale a Fregene, si sta già trasformando in un format itinerante: affiancato dal partner PREMIATA, Del Maro ha già fissato alcuni eventi in giro per l’Italia: il 5 Giugno a Taranto con il Body Funk Boat Party, promosso dal Cinzella Festival; il 6 Luglio a Milano presso Germi, il locale di Manuel Agnelli e Rodrigo d’Erasmo, quindi una residenza settimanale pugliese ed una siciliana.

Ma quindi la vita da imprenditore…?
Ovviamente non mi sono rincoglionito del tutto! Dopo l’estate sabbatica dedicata a Body Funk da settembre torno a fare le mie cose, in primis Hit Week e i tour esteri!