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In questo numero di De Agostini Vinyl:

Prince: la storia di una star globale

Il meglio del soul in vinile

2Tone Records

Le copertine di Robert Crumb

Ritmo Tribale: storia, amicizia e rivoluzione

Piotta: tutto in vinile

Jane’s Addiction: Nothing’s shocking

Roberto Razzini: dal vinile a Spotify

Cinema e vinile

Recensioni

L’editoriale di Barbara Schwartz: 

Era l’estate della mia maturità quando, con un caldo tremendo e un grandissimo senso di liberazione, mi trovavo insieme al mio amico Pier in coda davanti al Palatrussardi per il concerto di Prince. Io con i jeans tutti tagliati davanti, anfibi e i capelli quasi a spazzola; lui con i capelli lunghi tirati indietro con il cerchietto e gli inguardabili pantaloni color pesca con la scritta Prince bella evidente! Era il Lovesexy tour, anno 1988, e io non ero proprio pronta a quello che è stato uno dei concerti più belli della mia vita. Già eravamo gasatissimi per il palco rotondo posto in mezzo al palazzetto, ma credo che abbiamo tutti trattenuto il fiato per un attimo quando Prince arrivò sul palco a bordo di una Ford Thunderbird elettrica e si mise a ballare con Sheila E. che intanto suonava le percussioni. Uno show pazzesco, un musicista straordinario con artisti di altissimo livello per un concerto che è rimasto nella storia, almeno nella mia. Non ho più sentito Prince dal vivo, fino ad aprile 2016, quando al BIKO di Milano José James, musicista della Blue Note anche lui di Minneapolis, ha fatto un meraviglioso tributo al Principe appena scomparso pochi giorni prima. La nostra cover story racconta una storia di perfezionismo musicale, ricerca e visione. Ma siccome ci piace spaziare e portarvi, attraverso la chiave del vinile, spunti musicali che possano far riaffiorare ricordi piccoli, grandi, importanti o semplicemente divertenti, vi segnalo altri due articoli di questo numero: lo speciale sulla 2Tone, l’etichetta di Jerry Dammers degli Specials per dare voce allo ska e a uno dei periodi più interessanti della scena britannica. Come non condividere le parole di Pete Chambers, giornalista musicale di Coventry che ha vissuto appieno la nascita dello ska: “Ho amato il punk per tutta la vita, ma ho sempre pensato che avesse una bocca molto larga e relativamente poche cose da dire. La 2Tone, al contrario, aveva una bocca altrettanto grande e moltissime cose da dire: era nata sulla tolleranza e la contaminazione tra generi e razze, aveva una posizione politica aperta  ma chiaramente definita. Oltre a regalarti emozioni travolgenti, ti faceva riflettere”. E l’articolo di Valentina Giampieri su musica e cinema: da leggere per scegliere i film delle prossime sere, e guardarli con… un occhio e orecchio diverso!