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E’ la previsione sui concerti – piuttosto ferale, ammettiamolo – del prof. Zeke Emanuel, direttore dello Healthcare Transformation Institute presso la University of Pennsylvania. Emanuel è anche membro di un panel di esperti convocati dal New York Times per discutere e prevedere effetti e strategie contro la pandemia da Coronavirus/Covid-19.

Lo scienziato ha spiegato alla testata: “Non sarà così semplice come accendere un interruttore e riaprire l’intera società. Non funzionerà. E’ troppo azzardato. E il virus, sicuramente, tornerà a manifestarsi a livelli ancora più elevati”.

Emanuel ha poi continuato dicendo che la ripartenza dell’economia va attuata in fasi progressive. In tutto ciò, l’ultima parte delle nostre vecchie abitudini a tornare saranno proprio gli eventi affollati. Nello specifico ha affermato: “Quando sento che o raduni più grandi – come conferenze, concerti, eventi sportivi – sono stati spostati a ottobre 2020, non ho idea di come questa sia ritenuta una possibilità plausibile. Io credo che tutte queste cose saranno le ultime a tornare. Realisticamente parliamo dell’autunno 2021 e non prima”.

I motivi di queste convinzioni sono strettamente legati anche alle tempistiche che occorreranno per avere un vaccino valido. Che a quanto pare si aggirano intorno ai 12-18 mesi.

Del medesimo avviso – anzi addirittura più pessimista – è anche Larry Brilliant, epidemiologo che per anni è stato in prima linea nella lotta per il debellamento del vaiolo. Brilliant ha detto all’Economist: “Penso che in un paio di mesi potremmo anche avere un vaccino valido. Ma la parte davvero difficile sarà assicurarci che sia davvero efficace e non sia anche pericoloso. Poi dovremo metterlo in produzione in larga scala. Il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, Tony Fauci, stima che ci vorranno dai 12 ai 18 mesi per avere quantità sufficienti di vaccino efficace e distribuito in tutto il pianeta. E io sono d’accordo con lui”.

Brilliant spiega poi che il vaccino non metterà fine a tutta la questione in modo rapido: “Una volta che avremo il vaccino e l’avremo fatto a tutte le persone possibile, ci saranno ancora epidemie sporadiche e sparse per il mondo. […] Dovremo adottare un programma simile a quello per l’eradicazione della polio e del vaiolo”.